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Si comincia con l’energia elettrica

L’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Arera),  che dal 2018 è competente anche per i rifiuti, è stata costretta a deliberare che “parte degli oneri generali di sistema delle bollette inevase a partire dal primo gennaio 2016 debbano essere coperti dai clienti finali e non dalle imprese di vendita come previsto fino ad ora”.

Si tratta di € 200.000.000,00 che verranno spalmati nelle bollette degli utenti in regola con i pagamenti nella voce “oneri generali di sistema”, presente in tutte le nostre bollette e composta da una serie di “gabelle” introdotte nel tempo da leggi e decreti vari. Tra le tante quella più incisiva è la A3, cioè la parte che andrebbe per incentivare le fonti rinnovabili ed assimilate.

Gli oneri vengono pagati da tutti noi in bolletta ma non finiscono nelle casse del gestore che ci vende l’energia: quest’ultimo è tenuto a versarli alle imprese di distribuzione, che a loro volta li gireranno a Csea (Cassa per i servizi energetici e ambientali) e Gse (Gestore dei servizi energetici). In caso di bollette non pagate le società di distribuzione non riescono più a ottenere questi soldi – che nel frattempo hanno anticipato – dai venditori.

La conseguenza è che le società di distribuzione interrompono il flusso, lasciando i venditori a secco di energia e costringendoli a chiudere i battenti.

Dico che è stata costretta perché, in un primo momento, questa Autorità aveva stabilito che il debito prodotto dagli utenti morosi e inadempienti di alcune società di fornitura dell’energia elettrica andate fallite, avrebbero dovuto essere a carico del venditore. Il Consiglio di Stato, però, ha annullato questa delibera sentenziando (sentenza 2186/2016) che siano gli utenti a pagare. Gli ha dato man forte il TAR della Lombardia ribadendo questo principio in altre quattro sentenze, rifacendosi proprio a quanto stabilito Consiglio di Stato.

Cosa è il Consiglio di Stato? Da Wikipedia: “ha una doppia natura,  amministrativa e giurisdizionale. Quale organo amministrativo, il Consiglio di Stato è il supremo organo di consulenza giuridico-amministrativa del Governo, delle Camere e delle Regioni mentre come organo di giurisdizione amministrativa è preposto alla tutela degli interessi legittimi ed in particolari materie indicate dalla legge anche dei diritti soggettivi dei privati nei confronti della pubblica amministrazione italiana. Il Consiglio di Stato è composto dal Presidente del Consiglio di Stato, dal Presidente aggiunto del Consiglio di Stato, dai Presidenti di Sezione e dai Consiglieri di Stato. Il Presidente del Consiglio di Stato è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa.”

Il fenomeno della morosità nel mercato dell’energia elettrica è un problema molto serio per tutti gli operatori del settore. Secondo il rapporto Arera (pagina 57) nel solo 2016 le richieste di sospensione per morosità hanno superato quota 1,2 milioni di clienti domestici. Nel mercato libero si tratta del 6,4% dei consumatori, mentre per la maggior tutela il dato è più basso: 3,3%.

Non esprimiamo giudizi sulla sentenza del Consiglio di Stato, ma qualche riflessione ci sorge spontanea: quanto tempo ci vorrà prima che chiediamo al nostro vicino se ha pagato le bollette? E una volta risanato il debito finirà come le Accise sulla benzina (paghiamo ancora per le guerre e per il terremoto in Belice)? A proposito… che fine fanno questi soldi, dato che, ormai, i debiti per cui erano stati erogati saranno già sanati da tempo?

Una cosa è certa: la morale che molti potrebbero trarre è “ma che pago a fare io? Tanto qualcuno che paga per me ci sarà sempre!”

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