IL COVID 19 DISTANZIA GLI ATLETI E TIENE LONTANO TIFOSI E APPASSIONATI – LO SPORTING SAN CESAREO, UNA SQUADRA EROICA E COMBATTENTE
IL COVID 19 DISTANZIA GLI ATLETI E TIENE LONTANO TIFOSI E APPASSIONATI – LO SPORTING SAN CESAREO, UNA SQUADRA EROICA E COMBATTENTE La stagione sportiva 2020 – 2021 è iniziata da un pezzo. Le Società sportive non riescono a mantenere il passo difficile e pesante del momento. Tra queste anche lo Sporting San Cesareo,reduce di prove durissime, affrontate negli anni precedenti. Le numerose avversità non sono affatto finite. Quella attuale è la più pesante di tutte, sia per durata che per gravità. Va avanti da fine febbraio e non si sa fino a quando durerà. È l’ultima sciagura dell’umanità e si chiama pandemia da coronavirus. Nel corso di questa estate c’erano tutti i presupposti per ripartire alla grande, dopo la prima ondata virale, che ha colpito l’Italia. Molti pensavano di riaprire le loro attività commerciali e tornare a vivere la normalità. Gli studenti, specie quelli più giovani, speravano di poter tornare tra i banchi di scuola insieme ai propri compagni, maestri e professori. Anche i ragazzi della scuola calcio dello Sporting San Cesareo sognavano di tornare in campo e di riprendere ad allenarsi. La compagine rossoblù si è trovata di fronte ad una ripartenza non facile, dovendo adottare tutte le precauzioni necessarie per agire in sicurezza. Questo aspetto è stato sottolineato nell’intervista rilasciata dal presidente onorario, Stefano Roma, a “Pianeta Calcio”, su Rete Oro, mercoledì 16 dicembre. Il presidente Roma si è anche lamentato della mancata vicinanza alle piccole Società da parte del Comitato Regionale Lazio. A parer suo, sono proprio queste Società il fulcro di tutto il sistema calcistico, perché è da qui che i calciatori cominciano a muovere i primi passi. Sono proprio le piccole Società a dover ricevere l’appoggio maggiore. Le misure restrittive richieste per permettere ai ragazzi di potersi divertire ed allenare complicano alquanto il lavoro ad allenatori e dirigenti. Non a caso, nell’intervista citata, il Dirigente della squadra sancesarese si è soffermato sulle difficoltà incontrate in questo particolare periodo. I rapporti con il Comune di San Cesareo proseguono a gonfie vele. Il sindaco, Alessandra Sabelli e l’assessore allo sport, Gianluca Giovannetti continuano a far sentire la loro vicinanza alle Società sportive del territorio. Recentemente lo stesso Comune ha partecipato al bando “Sport e Periferie”. Si è aggiudicato, inoltre, un altro bando, che permetterà all’impianto sportivo ” Roberto Pera” di iniziare il processo di efficientamento energetico. Non si erano, però, fatti bene i conti con la seconda ondata della pandemia, che ha costretto gli appassionati a restare lontani dalle tribune e i giovani atleti a disertare i campi. Niente più allenamenti e partite. Non è la prima volta che i ragazzi di S. Cesareo devono rimboccarsi le maniche.E’ dai tempi della nascita dello Sporting, avvenuta otto anni fa, che la ruota della fortuna non gira a favore. ilPresidente, Marcello Porretta e il promotore dell’iniziativa “Diamo un calcio al bullismo”, Stefano Roma,hanno dovuto affrontare ostacoli di ogni genere. Sebbene molte Società del territorio abbiano decretato lo stop degli allenamenti, la macchina dello Sporting continua a marciare spedita. I ragazzi gioiscono e si divertono, praticando lo sport che amano in totale sicurezza. La prima squadra dello Sporting, che milita nel girone F di 1^Categoria, allenata dal mister, Paolo Lunardini, aveva iniziato bene il campionato con la vittoria sul Marino per 2-1. Da lì in poi, non si è messo più piede in campo. La scuola calcio, tuttavia, ha visto aumentare il proprio numero di iscritti in maniera notevole. Sono ben 140 gli allievi che calcano i campi del Roberto Pera. I ragazzi sono allenati da mister qualificati e dotati di grande esperienza nel settore. E’ molto difficile stimolare l’apprendimento e il divertimento nella normalità, figuriamoci in questo contesto, nel quale i ragazzi non possono entrare in contatto, ma possono lavorare soltanto sulle loro caratteristiche individuali. Deve certamente essere riconosciuto merito a tutti i mister che ogni settimana arrivano al campo pieni di voglia di mettersi in gioco e dimostrare che niente può fermarli. Matteo Porretta.