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Medico3

Caro Direttore,

le scrivo perché vorrei condividere con lei e con i suoi lettori un problema che mi sta molto a cuore. Amo definirmi medico di famiglia, presto sarò un esemplare in via di estinzione! Le dico perché!

La medicina di base sta cambiando, il medico di famiglia che tutti abbiamo avuto, che sapeva la storia clinica della nostra famiglia, ricordando in alcuni casi anche le malattie dei nonni, non c’è più, non ci sarà più, per chi ci amministra non serve più!

Lo Stato, di riflesso le Regioni e le ASL, strette nella morsa del risparmio, devono scoprire a tutti i costi chi spende e perché. È iniziata quindi una guerra che sta lasciando sul campo i pazienti e i medici, i primi con cure inadeguate, i secondi demotivati, avviliti, in lotta tra loro.

I diversi decreti che si sono succeduti negli anni hanno spinto il medico a prescrivere “solo” quando serve, vi porto 3 esempi:

Il Paziente X, visitato dal medico di famiglia necessita di una visita cardiologica, il medico vuole un parere dello specialista, il cardiologo che lo visiterà è tenuto a ricettare cure ed accertamenti e la conseguente visita di controllo. Il paziente X entra in un circuito che può essere sganciato dal “controllo” del medico di base. Spesso questo paziente prende altri farmaci e lo specialista può non venirne a conoscenza così come può aver effettuato già degli accertamenti che il cardiologo, ignaro, può prescrivere di nuovo.

Il Paziente Y viene ricoverato in ospedale, il medico del reparto che lo dimette è tenuto a compilare e inviare agli organi preposti il certificato di malattia, rivedrà poi il paziente per i controlli e dovrà egli stesso ricettare farmaci ed accertamenti nonché la stessa visita di controllo. E il medico di famiglia non ne saprà nulla!

Il Paziente Z ha bisogno di una visita, è malato, non vuole aspettare, ricorre al servizio di UCP (1). Lì trova un medico che non lo conosce, questo si connette in rete, trova la scheda sanitaria del paziente, lo visita e gli prescrive farmaci nonché aggiorna la scheda, il paziente scopre che questo è un sistema rapido, non deve prendere appuntamento, non c’è fila, c’è sempre qualcuno e decide di farsi curare ‘take away’!

Concludendo: viene meno la figura di un medico che “tiene le fila”, fiore all’occhiello della nostra sanità per tanti anni!

Chi ci guadagna ? Chi ci perde?

Nell’attesa di una sua opinione le auguro buon lavoro

                                                                                 Lettera firmata

(1) L’ UCP un servizio di continuità assistenziale, i medici danno una disponibilità 10-19, escluso il sabato e la domenica, con alcune eccezioni, per esempio a Roma alcuni colleghi coprono un orario maggiore, per visitare e ricettare solo i pazienti iscritti ai medici aderenti al gruppo stesso per le urgenze e le dimenticanze (codici bianchi, ricette di farmaci, ecc). Questo servizio definito ‘semplice’ poteva essere svolto nei propri studi collegati in rete, dal 1 aprile dovrà esserci un solo ambulatorio e i medici dovranno ruotare, questa UCP viene definita complessa. I medici di Palestrina non sono riusciti ad accordarsi e ad eccezione del gruppo che lavora in V.le Ungheria ed ha una UCP complessa da sempre il cui referente è il dott. Sancilio, andranno tutti a Zagarolo nei locali messi a disposizione dalla Asl. Quindi i pazienti di Palestrina in caso di necessità dovranno andare a Zagarolo dove troveranno i medici di Palestrina che potranno visitarli e curarli. A Zagarolo dovrebbero andare anche i colleghi di Genazzano!

Uno dei problemi che potrebbero presentarsi può essere rappresentato con un esempio:

Paziente da Valle martella con un dolore al petto va in questo ambulatorio, il medico lo visita, non ha i mezzi per fare la diagnosi, lo invia al pronto soccorso di Palestrina,(per far questo deve chiamare l’ambulanza) il paziente riceverà la diagnosi con ritardo, a buon bisogno verrà trasferito ad un ospedale di riferimento per l’esame di secondo livello!

Aridatece la Sanità di una volta

Gentile dottoressa,

grazie di aver affrontato un argomento che, vuoi per le mie vicissitudini che per lo scempio che stanno facendo della Sanità, mi sta a cuore in modo particolare. Ho un’età che mi permette di ricordare la figura del Medico Condotto di una volta, immortalato da decine e decine di romanzi e di film. E’ bastato apprendere che il nostro sistema sanitario era uno dei migliori al mondo, che mani avide di denaro e senza scrupoli, se ne è impossessato distruggendolo poco a poco. Il triste è che persone prive di competenza (e la nostra Regione ne sa qualcosa!), stanno prendendosela anche con i medici di base, dopo essersela presa con il personale medico e paramedico che opera in strutture spesso al limite del collasso e in nosocomi nei quali mancano persino garze e siringhe..

Ora la parola d’ordine è risparmio. Risparmiare per avere più fondi da sperperare in opere inutili (o per farli finire in tasche poco utili). Non è necessario essere delle Cassandre per affermare certe idee. Io personalmente mi sto battendo contro La Casa della Salute che a breve aprirà a Zagarolo (questo è un argomento da me affrontato in varie occasioni!). Qualche amministratore va dicendo che sarà il fiore all’ occhiello della Giunta Piazzai. Ho fatto notare che tra i fiori ci sono anche i crisantemi presenti su tombe e loculi. Ma si sa occorre spendere i 450.000 euro che la Comunità Europea ha assegnato per Zagarolo.

E per creare questa Casa della Salute si stanno distruggendo anche altri servizi come il consultorio, i vari laboratori e la Medicina legale. Servizi che verranno collocati all’interno dell’ex Ospedale San Giovanni, una struttura che se fosse gestita da privati difficilmente avrebbe il nulla osta per operare. I lavori sono iniziati e vorrei che intervenisse anche l’Ufficio d’Igiene per controllare se la struttura è idonea ad ospitare ciò che viene trasferito da dove è ora per collocarli nel vecchio ospedale che ha visto fior di dottori e chirurghi operare senza necessità di regole imposte da chi di medicina ne capisce poco.

Lo sciopero indetto dai medici di base è stato sospeso ma altre riunioni, come quella di domani, sono previste nella nostra ASL. Spero solo che lo Spirito Santo discenda anche su certe teste che più che pensanti potrebbero trovare spazio per la festa di Halloween.

                                                                                        Antonio Gamboni

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