Sharing is caring!

Prima il mercato settimanale si svolgeva tra il Piazzale delle Scuole e la Villetta. Poi lo si è trasferito sull’ ex area Cotral. Doveva essere una sede provvisoria, invece è diventata ideale e permanente. In assenza di un Piano Regolatore Generale, San Cesareo è cresciuto alla rinfusa. Ogni Amministrazione ci ha messo la propria pezza a colore e il vestito di Arlecchino si è bello che fatto. Ultimamente, tra rotatorie, creazioni di arie verdi e l’ incremento di varie attività commerciali, la via Casilina, insufficiente al traffico automobilistico già prima dell’ autonomia, è pressoché sempre stracolma di macchine. Gli autobus del servizio pubblico Cotral non potrebbero più, in presenza di ulteriori complicazioni, consentire fermate. Mancherebbero le condizioni indispensabili per la sicurezza dei viaggiatori. Ora i nodi vengono al pettine. Occorre scioglierli. E come? Allora dove sistemare il mercato settimanale? La prospettiva che alletta di più è quella di metterlo in area industriale. Un posto che possa soddisfare venditori e compratori non crediamo che non si trovi a San Cesareo. Soprattutto l’ agevole raggiungibilità e la possibilità di poter parcheggiare devono essere i requisiti essenziali. Un altro triste caso è quello della conservazione del fatiscente magazzino della stazione ferroviaria di San Cesareo. Le belle Arti hanno detto no all’ abbattimento. Certo conveniva demolirlo e ricostruirlo secondo gli scopi cui era stato riprogettato. Invece no. Per conservare la tipica tipologia delle stazioni ferroviarie del primo Novecento è stata consentita solo la ripulitura degli esterni e la sistemazione degli interni. Così più spreco di pubblico denaro e più accrocchi. Enti pressoché inutili continuano a fare superbamente il bello e il cattivo tempo. Le conclusioni sono ovvie. In tutti questi anni si è fatta una politica alla giornata. Tante novità e sistemazioni occasionali e d’ emergenza sono state e sono di ostacolo e di contrasto le une alle altre. E mancata e manca una politica amministrativa lungimirante. Dall’ Autonomia ad oggi segniamo il passo. Resoconti e informazioni su ciò che si realizza ogni giorno il Comune ne sforna a iosa. Ma si tratta di cose di interesse culturale, artistico, sociale, tradizionale e di raduni per manifestazioni di varia natura, come sagre, feste e ricorrenze civili e religiose, saggi ed esibizioni, giochi e premiazioni, concerti e tante altre belle cose. Ma i grandi problemi di fondo chi ne tratta? Stanno nei cassetti o anche sulle scrivanie degli uffici di competenza. E lì aspettano che qualcuno, qualche giorno lì attuerà.

Pino Pompilio

Comments

comments