Il Viaggio Pontino della Memoria negli Haiku di Pietro Vitelli
In occasione delle commemorazioni per la Giornata della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah, lo scrittore e saggista di Cori Pietro Vitelli presenterà in Polonia il suo libro ‘HAIKU e altri versi VIAGGIO della MEMORIA da Maenza ad Auschwitz’, tradotto in polacco e pubblicato, con testo italiano a fronte, nel Settembre 2016 a Cracovia. Giovedì 26 Gennaio sarà nella biblioteca comunale di Oswiecim, la città dei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz e Birkenau.
Il 27 Gennaio invece all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia. Saranno presenti: Ugo Rufino, Direttore dell’Istituto; Piero Cannas, Presidente della Camera di Commercio italiana in Polonia; Monika Kwiatosz, Console Onorario di Wrocław; Katarzyna Likus, Console Onorario di Cracovia; i Rappresentanti delle associazioni ‘Terra del Fuoco’ e ‘Treno della memoria’.
Pietro Vitelli è tra i promotori del Viaggio Pontino della Memoria, al quale partecipa anche l’I.C. ‘Cesare Chiominto’ di Cori dal 23 al 29 Gennaio. L’opera racconta come è nata l’iniziativa, avviata nel 2004 con l’I.C. ‘Leone XIII’ e il Comune di Maenza per poi coinvolgere gli istituti comprensivi e le Amministrazioni comunali di tutta la provincia di Latina, per un totale, nel corso di un decennio, di circa 3.000 giovani.
Il libro descrive le emozioni vissute. Non solo quelle sul posto, ma anche quelle del tragitto in pullman, ricco di sofferte meditazioni, attraverso la visione di filmati e documentari, sia all’andata che al ritorno. Durante quel primo viaggio educativo Vitelli tenne un diario, poi dato alle stampe, utilizzando gli HAIKU, antichissima forma poetica giapponese, semplice ed immediata.
“Il Viaggio della Memoria aiuta a guardare il futuro con spirito di solidarietà, di fratellanza, di collaborazione fra tutti i popoli della Terra con sentimenti di pace e di reciproco rispetto – spiega Pietro Vitelli – Spero che il libro aiuti a riflettere che è sempre utile e necessario l’impegno di ciascuno per il bene comune, perché mai più si ripeta nella storia una simile tragedia contro l’umanità.”
Marco Castaldi