IN RICORDO DI GIORGIO BORGHESANI AD UN ANNO DALLA SUA SCOMPARSA

Amico mio è un anno da quando hai deciso di lasciarci per nuove avventure.

365 interminabili giorni senza incontrarti o scambiare qualche frase, tanto per conservare intatto il tuo umorismo ironico e sottile. Per noi muore chi è destinato al dimenticatoio e non chi, come te, è nel ricordo di tutti noi. Del resto non passa giorno, manifestazione o ricorrenza che non parliamo di te. Ecco perché per noi sei ancora vivo, ti sei solo allontanato, come eri solito fare per altre esperienze. Mi raccomando facci conoscere con chi hai fatto amicizia e chi sei riuscito a far sorridere, magari qualche santo che ha vissuto certamente una vita fatta di privazioni e sacrifici.

Siamo sicuri che, come noi, anche tu ci pensi continuamente. E se ti sogniamo è perché hai chiesto al “Boss dei Boss” il permesso di farlo. Di questo ne sono certo visto che nel libro delle mie memorie c’è il tuo zampino in vari episodi che non possono esser spiegati con il modo di pensare laico e terreno con cui spesso dobbiamo confrontarci.

Un’ultima considerazione. Si dice che dove stai sia un mondo dove regna l’ amore e la giustizia e dove non esistono raccomandazioni, fammi un favore, chiedi a “colui che tutto può” di fare un’eccezione e pregalo di conservarmi un posto accanto a te, visto che ti raggiungerò presto (veramente dipende se calcoliamo il tempo terreno o quello dove stai tu!), vorrei riformare la strana coppia che ha dato del filo da torcere a moltissimi prenestini.

Ciao amico mio!

Antonio Gamboni