LETTERE AL DIRETTORE: La base del M5S sfiducia il loro consigliere comunale Pacifici
ZAGAROLO : DA ALCUNI ATTIVISTI DEL M5S RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Egregio direttore,
leggiamo con piacere da diverso tempo il suo giornale online. Fino a ieri eravamo convinti che fosse un giornale non schierato e che dava voce a tutti. Purtroppo dobbiamo ricrederci in quanto questa è la terza lettera che le inviamo con preghiera di pubblicazione e inspiegabilmente, senza una giustificabile motivazione, ci ha sistematicamente ignorato anche quando abbiamo chiesto che qualcuno di voi ci intervistasse per conoscere quello che sta succedendo a Zagarolo in seno al nostro M5S.
Ci sorge il dubbio che ancor oggi dietro la sua testata ci siano loro che muovono ancora i fili. Non ce ne voglia ma è quello che appare evidente visto il vostro comportamento che non riusciamo a comprendere .
Comunque questa è la lettera che abbiamo inviato ai nostri referenti Nazionali e Regionali per denunciare la situazione che si è venuta a creare per colpa di chi non ci rappresenta più.
Siamo gli attivisti del movimento 5 stelle di Zagarolo. Molti di noi erano candidati alle ultime elezioni amministrative del 2015, ottenendo un solo posto in Consiglio Comunale; oggi occupato dal consigliere Pacifici in quanto candidato sindaco.
Dopo le elezioni, il comportamento del consigliere è subito cambiato; ha rifiutato di incontrarsi con il gruppo, dicendo che l’Amministrazione si doveva ancora insediare e che era prematuro fare riunioni.
Il 14 luglio veniamo a conoscenza che il nostro consigliere Pacifici, era già da un mese e mezzo che si riuniva e decideva quale strategia adottare in consiglio comunale, con gli altri rappresentanti di Minoranza.
Tutto questo senza tenere al corrente il gruppo e, quel che è peggio, prendendo decisioni senza consultarci per conoscere il nostro pensiero.
Alla prima riunione si è giustificato dicendo che ci riteneva “duri e puri” e politicamente ignoranti; noi (poveri imbelli) non potevamo capire che era necessario mantenere accordi e legami con le altre minoranze. E, secondo lui non eravamo in grado di presentare mozioni e/o interrogazioni.
Quindi ci raccontò che il nostro regolamento comunale prevede che per presentare le mozioni, occorrono almeno altre due firme di consiglieri.
Solo più tardi, abbiamo scoperto che si trattava di una falsità.
Fu così che fummo invitati ad una riunione dai consiglieri della Minoranza, dove si parlava di gruppi, strategie e comunicati stampa da fare tutti assieme.
Logicamente noi ci siamo rifiutati e, in dissenso col nostro consigliere, abbiamo abbandonato la riunione.
Dopo questa imbarazzante performance, non ci sono più state riunioni degne di rilievo, anche perché, Paolo Pacifici presiedeva le riunioni, distribuendo un “compitino” al gruppo come si fa con i bambini.
Nei successivi consigli comunali, Pacifici ha continuato ad ignorarci, così ha sempre deciso e votato ascoltando la moglie Maria, (una cariatide della vecchia politica di Partito, rimasta strategicamente nell’ombra, fino a poco prima delle elezioni) e il figlio Dario. Tale padre, tale figlio!! Con malcelata arroganza ci ha sempre snobbati e scavalcati nelle decisioni, tanto che su un nostro importante progetto relativo alla raccolta differenziata, pur di contraddire il gruppo, si è rivolto al Sindaco PD di Genazzano; piuttosto che chiedere suggerimenti all’esperienza fattiva del sindaco a 5 Stelle Fabio Fucci di Pomezia.
(Si, proprio lui!! Quello che Mafia Capitale ha definito Incorruttibile!!)
E da questo momento, il nostro ʻʻPorta-voceʼʼ non si è più presentato alle riunioni del Gruppo, anche se sempre invitato a partecipare.
Va da se che tutte le decisioni prese nei consigli comunali successivi non sono state condivise con il Gruppo ad iniziare dallʼapprovazione di bilancio.
Quando c’è stata l’importante votazione nel consiglio comunale che avrebbe deciso l’accorpamento delle scuole A.Tibullo e E.De Amicis , Paolo Pacifici ha votato a favore.
Successivamente, in una riunione pubblica,con l’amministrazione, siamo venuti a conoscenza dei dettagli e di quello che avrebbe comportato l’accorpamento e quindi:
- A) La conseguente costruzione di una nuova mensa.
- B) La costruzione di 4 aule nuove alla scuola A.Tibullo.
- C) La dismissione della mensa esistente e funzionante alla scuola E. De Amicis (che dista solo100 passi dalla nuova).
A nostro avviso è una spesa del tutto superflua ed inutile per la collettività, ma di certo servirà ad alimentare il solito flusso di finanziamenti dalla Regione Lazio al PD locale.
Dopo questi fatti, abbiamo chiesto e ottenuto una riunione con il portavoce regionale Silvana Denicolò. Dopo averne discusso per tutta la serata, abbiamo messo a votazione la proposta per la rotazione della carica, soluzione votata all’unanimità dall’assemblea.
Unʼopportunità per il Pacifici, forse la più indolore, per fare un passo indietro, visto che non godeva più della nostra fiducia.
L’ultima riunione è stata illuminante, ci ha svelato il vero volto del Pacifici navigato e politicante della vecchia guardia. Ci ha proposto e fatto accettare per la prima volta una riunione a tempo, nella quale ha presentato 13 ordini del giorno, perdendo tempo nella discussione.
L’obiettivo, per altro raggiunto, era quello di evitare il tema per noi prioritario: la questione della rotazione della carica.
Quando finalmente abbiamo preteso di far valere la decisione dell’assemblea, verso di noi sono volati gli insulti e quindi Pacifici e consorte si sono schermiti dicendo: ”Mettetevi l’anima in pace, non avete capito bene il giochino, mi faccio i miei 5 anni perché sono io che ci ho messo la faccia”….Mentre, prima delle elezioni, con toni ben diversi, era sempre lui che dichiarava: ”Resto per un anno per farvi capire come funziona la macchina amministrativa e poi mi dimetto”
Probabilmente il Clan dei Pacifici gli avrà fatto cambiare idea?
Nellʼincontro in presenza della portavoce alla regione Silvana Denicolò, forse sentendosi spalleggiato istituzionalmente, ha disconosciuto e respinto il volere dell’assemblea tutta, non accettando, assolutamente la turnazione.
Allora ci chiediamo se questa è una questione di faccia o di facciata.
In quanto a faccia, ce l’abbiamo messa tutti noi cittadini attivisti che in buona fede lo abbiamo sostenuto come candidato a sindaco e nostro malgrado lo abbiamo difeso, discutendo nelle piazze con la gente che (vox populi) lo conosceva molto bene, e che a differenza nostra, non si fidava di lui. La gente di Zagarolo ci metteva in guardia, sui suoi atteggiamenti trasformisti e pericolosi. Ma per noi Paolo era una brava persona!
Per tutto questo ci sentiamo traditi!! Così abbiamo portato all’attenzione dei portavoce Regionali questo stato di cose, dopo esserci consultati con vari consiglieri e sindaci a 5 Stelle del Lazio, ma non ci sembra possibile che l’errore, fatto in assoluta buona fede, di averlo legittimato come candidato sindaco prima delle elezioni, possa essere lʼostacolo alla sfiducia di oggi.
Vogliamo con questa, denuncia ,chiedere formalmente la sfiducia e portare a conoscenza degli organi competenti, il comportamento trasformista di Paolo Pacifici che dovrebbe” portare in Consiglio Comunale la voce dei cittadini e del M5S di Zagarolo e non della sua famiglia e del suo clan”.
Cordiali saluti.
(seguono 14 firme di candidati, presentatori di lista e attivisti)
Una risposta dovuta anche se laconica
Carissimi lettori, come vi ho più volte detto, sia telefonicamente che via mail, quello del M5S, per colpa di chi lo rappresenta, è per me un argomento tabù! Non voglio essere coinvolto nelle vostre beghe. Pubblico questa lettera perché ho notato che altre testate lo hanno già fatto e non mi posso esimere da divulgarla per correttezza e per rispettare certe regole che sono alla base della libera informazione.
Antonio Gamboni