LA SCOMPARSA DI GIORGIO BORGHESANI
Stroncato da un infarto questo pomeriggio mentre si stava recando a dispensare i suoi CONSIGLI ad alcuni allievi della scuola dove insegnava la tecnica dell’acquerello uno dei Prenestini che hanno dato lustro alla città.
Numerose le sue opere sia di pittura, scultura e mosaico che avevano per soggetto proprio Palestrina. Alcune delle opere sono in Vaticano come quella famoso che ritrae il Santuario della Mentorella. Si era cimentato anche in francobolli ed annulli sia per la Città del Vaticano che per lo Stato Italiano.
La Notizia perde uno dei suoi più importanti collaboratori che negli ultimi 20 anni ha ospitato le sue vignette e caricature dove, bonariamente metteva alla berlina sia i politici che i personaggi più conosciuti della città . Originario di San Giovanni in Persiceto, aveva studiato Belle Arti a Bologna da dove si era trasferito, alcuni decenni fa, nella città prenestina, pur conservando intatti i suoi legami con il suo paese d’ origine.
Non mancavano occasioni per tornare nel suo paese emiliano a passare qualche giorno con gli amici d’infanzia e del coro Gardeccia di cui ha fatto parte in gioventù. Amava la montagna e spesso lasciava tutto per ritemprarsi nelle cime dolomitiche che tanto amava. Gran camminatore, per 3 volte ha percorso il Cammino di Santiago di Compostela, memorie di viaggio che ha raccolto in tre diversi libretti utili a chi voglia effettuare questo cammino spirituale.
Le nostre più sentite condoglianze alla moglie Maria Pia ed ai figli Guido e Serena.
E’ MORTO UN AMICO, ANZI UN FRATELLO.
Addio amico mio, anzi fratello. Del resto per me questo eri, anche se in quest’ultimo periodo, sia per la mia malattia e sia per la tua riluttanza a voler negare i mali che specialmente affliggono i tuoi cari, i nostri rapporti si erano alquanto diradati. Credimi, non passava giorno che non ricordassi tutte le esperienze che abbiamo vissuto insieme. I nostri viaggi a Parigi, i due in Egitto dove abbiamo potuto staccare la spina dalla routine della vita quotidiana.
Come hai visto, e continui a vedere da lassù, non ho mai cancellato una delle numerose caricature che mi hai fatto. Le conservo gelosamente perché erano la testimonianza di come mi vedevi. Dio quanti politici o pseudo tali, hai fatto incazzare! Ricordo che a ogni loro lamentela, ridevamo come dei bimbi dopo aver visto di nascosto la reazione dei protagonisti delle nostre marachelle. Credo che tutta la città di Palestrina ti sia grata sia delle opere che hai lasciato e sia a quante persone hai dispensato i tuoi consigli. Prima fra tutti l’Associazione del Presepe.
Altri pensieri su di te voglio conservarli nel mio cuore e semmai, nei momenti di sconforto, e credimi ne ho molti in questi ultimi anni, preferisco dialogare con te come se fossi accanto a me ancora vivo. Perché crederò che non ci hai lasciato ma ti sei momentaneamente assentato per un altro viaggio, forse più importante di quello del Camino di Santiago.
Il tuo amico e fratello Antonio Gamboni