Lariano: incontro con Piero Proietti, autore del libro “L’anarchico che non uccise il re- il caso Pietro Acciarito”
Venerdì pomeriggio a Lariano alle ore 17 nella location dell’atrio antistante la biblioteca comunale si è tenuta un’interessante iniziativa culturale organizzata dall’amministrazione comunale con la regia organizzativa dell’assessorato alla cultura guidato da Maria Grazia Gabrielli, in collaborazione con la biblioteca comunale di Lariano e la casa editrice Mursia, ovvero la presentazione del libro L’Anarchico che non uccise il re- il caso Pietro Acciarito.
Presenti all’evento oltre all’assessore alla cultura Maria Grazia Gabrielli, l’autore del libro Piero Proietti, lo storico dei beni artistici Daniele Scifoni e il regista Enzo Toto che ha dato lettura di alcune parti più significative dell’opera. In sala presenti inoltre per l’amministrazione comunale l’assessore al turismo e spettacolo Fabrizio Ferrante Carrante, Chiara Colasanti assessore alle politiche giovanili e pari opportunità. L’incontro è stato introdotto dall’assessore Gabrielli che ha evidenziato l’importanza di tale incontro e dell’opera dell’autore e ha introdotto i vari relatori della serata coordinando gli interventi.
Opera che si presenta come un saggio storico e che è molto leggibile e fruibile. Daniele Scifoni ha approfondito la parte relativa al periodo storico dell’imperialismo di cui tratta poi l’opera. Un periodo dove c’era uno sfruttamento delle classi sociali contadine con la questione collegata degli usi civici. In questo contesto si inserisce la protesta di Pietro Acciarito il 22 aprile del 1897 con il tentativo di uccisione verso il Re Umberto I con un coltello, Tentativo che fu prontamente sventato dal re stesso Re Umberto I, che notata tempestivamente l’arma impugnata, fu in grado di schivare con facilità il tentativo dell’anarchico di sferrargli un colpo e rimase illeso.
Un gesto nato da una protesta personale dell’Acciarito (nato ad Artena) verso le condizioni in cui versava la classe sociale contadina. Ricordiamo che ci furono ben tre i tentativi di uccisione verso il re Umberto I, e sul caso di Piero Acciarito, non c’è stata nel tempo l’attenzione che meritava. L’autore Piero Proietti nel suo intervento infatti specifica proprio che c’era necessità di approfondire la vicenda Pietro Acciarito che è stato una vittima dello Stato, con il complotto che poi sorge nei suoi confronti.
“Uno scandalo che poi emerso e insabbiato- ha affermato l’autore Piero Proietti- e Piero Acciarito condannato prima all’ergastolo e poi costretto a vivere il resto dei suoi giorni tra atroci sofferenze in manicomi criminali fino alla sua morte nel 1943. Un caso quello di Pietro Acciarito, forse che rappresenta una delle pagine più buie della magistratura. Un caso che è sempre attuale, spesso accadono ancora oggi situazioni di questo tipo. Acciarito era una persona di grande sensibilità e lucidità. Il suo gesto di protesta verso le condizioni in cui era ridotta la classe sociale contadina fu un gesto improvvisato, un tentativo che poi è stato represso e punito duramente con lo scandalo che sorge nei suoi confronti, con una serie di processi e macchinazioni dal quale non uscirà più, con le varie domande di richiesta di grazia sempre respinte”.
Un libro che lancia messaggi importanti e che descrive con uno spirito giornalistico, molto fluido e attuale una vicenda di un periodo storico dove le condizioni di vita delle classi più deboli erano veramente difficili. Dopo l’incontro l’autore ha autografato le copie del suo libro e c’è stato un piccolo rinfresco e i ringraziamenti finali a cura dell’assessore Maria Grazia Gabrielli all’autore Piero Proietti, alla casa editrice Mursia, alla biblioteca comunale di Lariano e in particolare a Chiara Rondoni, poi un grazie è andato anche agli assessori Ferrante e Colasanti e a tutto il pubblico intervenuto e un grazie inoltre a Daniele Scifoni e Enzo Toto per la preziosa collaborazione all’ottima riuscita dell’evento culturale.
Alessandro de angelis