Lariano, per la lotta al Cinipide previsti nuovi lanci del Torymus
Continua nei boschi di Lariano la lotta biologica al Cinipide, insetto che negli ultimi anni ha attaccato, con effetti pesanti, i preziosi boschi di castagno.
Un lavoro a tutela del nostro patrimonio boschivo che ha preso avvio con la sapiente guida dell’ex assessore Piero Valeri, e che è stato portato avanti con impegno dall’attuale assessore con delega al patrimonio boschivo, Alfonso Mauro.
“Ci sono stati netti miglioramenti grazie al lavoro avviato negli ultimi anni – afferma il Sindaco Maurizio Caliciotti – ma non dobbiamo abbassare la guardia di fronte ad una problematica che ha un impatto negativo sull’economia del nostro territorio. Per questo è importante proseguire, in sinergia con la Regione Lazio e con la collaborazione del nostro personale, la lotta biologica già intrapresa a tutela del nostro patrimonio”.
L’assessore al patrimonio boschivo del Comune di Lariano Alfonso Mauro, ha partecipato di persona al lancio dei 450 insetti antagonisti (Torymus sinensis) messi a disposizione, in tre località della Selva comunale, assistito dagli Agenti della Polizia Locale, unitamente al Dott. Agronomo Fabrizio Dezzi, che coadiuva per il Servizio Fitosanitario Regionale, la lotta biologica al Cinipide galligeno del castagno per Lariano e Velletri.
L’Assessore nel ringraziare la Direzione Regionale Agricoltura dell’impegno finora profuso per cercare di arrivare nel minor tempo possibile al controllo dell’insetto fitofago, è fiero di comunicare il raggiungimento di un primo importante risultato. Infatti, è cosa certa che dalla raccolta delle galle fatta lo scorso febbraio in vari siti del bosco comunale ad opera dei volontari delle Associazioni locali della Protezione Civile diretti dal Dott. Dezzi, verso i quali va tutta la riconoscenza per la loro qualificata attività sul territorio, poste a svernare nel Centro regionale di moltiplicazione del Torymus realizzato presso la ex Cantina Sperimentale di Velletri, sono sfarfallati numerosissimi insetti antagonisti nati nei nostri boschi.
“Il Cinipide, in questi ultimi anni, ha arrecato notevoli danni al nostro patrimonio boschivo”– conclude Mauro – “Se non contrastato rischia di compromettere lo stesso paesaggio e l’economia, in particolare della nostra comunità, dove la selvicoltura del castagno è una vera tradizione ed una grande risorsa. Per questo, è necessario continuare ad impegnarci in tutte quelle attività volte alla proliferazione ed al monitoraggio del Torymus Sinensis”.
A.D.A