L’eterno dilemma delle poste di San Cesareo.
Pregiatissimo Direttore Gamboni,
Mi permetto di disturbarla poiché, malgrado la presa di posizione contro il disservizio postale, la situazione non è cambiata, ma anzi è peggiorata. La posta viene recapitata ogni dieci/quindici giorni. Arrivano bollette già scadute da tempo e comunicazioni importanti alle quali non abbiamo potuto dare risposta in tempo. Mi permetto poi di segnalarle la difficile situazione stradale per noi disabili: accessi impossibili in quasi tutti i negozi, vetture parcheggiate in modo tale da impedire il transito sui marciapiedi, vetture parcheggiate negli spazi per il passaggio delle carrozzine etc. etc. La ringrazio anticipatamente per un Suo cortese interessamento, ove ciò sia possibile. Le invio inoltre i nostri migliori Auguri per un anno migliore.
Alessandro Fiordaliso
Caro Alessandro,
Ci siamo adoperati e ci stiamo ancora adoperando per cercare di sensibilizzare, se non gli organi competenti, almeno gli stessi cittadini che, come noi, si trovano quotidianamente nelle condizioni da dover sopportare una cattiva gestione della cosa pubblica. Ebbene la sottoscrizione che abbiamo messa in atto, sembra che sia stata condivisa solo da poche persone. Le solite che dicono “armiamoci e partite”. Il totale di firme sia cartacee che online non sono state superiori a 400. Stiamo provvedendo ad inoltrarle agli organi competenti tramite quell’Amministrazione comunale che dovrebbe agire autonomamente e non attendere il malcontento che regna tra di noi. E il futuro non promette niente! Non abbiamo votazioni alle porte, quindi i nostri cari Amministratori non hanno necessità di mettersi in mostra. Occorre attendere ancora degli anni se si vuole vedere qualcosa di nuovo. A meno che, come San Paolo, folgorato sulla Via di Damasco, anche il nostro sindaco Pietro Panzironi e la sua Giunta, invece di mandare comunicati stampa che, con la loro bella foto in posa, sanno più di culto della personalità, abbiano il buon gusto e la voglia di far conoscere il proprio operato.
Antonio Gamboni