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Gentile Assessore,

spesso la mia mente torna a due anni fa, quando il neo sindaco Adolfo De Angelis annunciò la nuova compagine che avrebbe governato a Palestrina. A dire il vero ero alquanto perplesso su alcune nomine. Si stava rafforzando la convinzione che certe deleghe erano state date tenendo presente i voti ottenuti e non le specifiche competenze.

Si sa la politica ha sempre agito così! L’unico giudizio positivo l’avevo espresso su di lei che, pur non conoscendola di persona, sapevo benissimo da che ambiente proveniva.

Finalmente un’ archeologa in grado di valorizzare le antichità e trasformare Palestrina in un luogo in grado di interessare turisti di ogni parte del mondo. Cosa certamente non fatta da chi l’ha preceduta, anzi spesso certe iniziative non erano nemmeno prese in considerazione se non addirittura boicottate. Sapevamo tutti benissimo che erano più interessati a favorire pseudo palazzinari e costruttori improvvisati.

Sono passati quasi due anni dalla sua elezione e se non fosse per le associazioni aderenti al Laboratorio Prenestino o l’Ufficio turistico Articolo 9 gestito da suoi colleghi archeologi, poco o quasi nulla si è fatto per incentivare il turismo a Palestrina. Una città che non è soltanto Palio di Sant’ Agapito o Sagra del Giglietto, ma vanta tesori inestimabili che tutto il mondo ci invidierebbe, se solo sapesse che c’è… 3000 anni di storia completamente abbandonati a se stessi e totalmente ignorati, anzi… sembrerebbe quasi disprezzati visto come stanno andando le cose.

Ci sono paesi che hanno costruito un impero turistico, in grado di calamitare ricchezza economica, su un semplice sasso o su una tradizione antica, noi, invece, non ci rendiamo nemmeno conto di quanto potremmo avere. Basterebbe mettere il naso di poco fuori “casa” per comprendere quello che stiamo lasciando morire e deteriorare, vedendo il nulla supervalorizzato e altamente quotato di altri posti in Europa fa rabbia pensare a quello che potrebbe essere Palestrina e non è… altro che Caput Mundi!

Mi rimane solo la speranza che anche lei stia combattendo contro i mulini a vento in cui si sono trasformati molti suoi colleghi di Palazzo Verzetti. Persone che non hanno minimamente a cuore il bene della nostra città, che in Consiglio Comunale, pur essendo stati chiamati dalla volontà popolare a fare questo, non hanno mai espresso un’opinione, una volontà, un’idea… Mi sono fatto questa idea dopo aver ascoltato certe voci che circolano nelle varie piazze della città, specialmente tra chi ha la sola scusante della giovane età e dei suoi trascorsi studenteschi non certamente classici.

A cosa mi riferisco? A qualcuno che sta studiando per diventare Sindaco che ha affermato, in diverse occasioni, dalla sua tribuna preferita che è la piazza, che Palestrina non ha i requisiti per diventare “città d’arte” a forte richiamo turistico. Piuttosto occorre potenziare ed aprire locali per i giovani. Perché il futuro è loro.

Affermazione sbagliata perché locali ce ne sono e parecchi e il paese ha una vita notturna fatta di risse e di smercio di sostanze stupefacenti alla stessa stregua di grandi città. Non sono catastrofico ma lo affermo con convinzione di causa essendo del resto suffragato dai vari episodi incresciosi che si verificano continuamente dal tramonto fino a notte fonda, e che sono riportati sui giornali cartacei e online non solo del territorio, tutta pubblicità negativa per quelle poche, pochissime persone che vengono a sapere dell’esistenza di Palestrina e dei suoi tesori e vorrebbe visitarli.

Chissà se tra le sue varie soluzioni per far decollare Palestrina non ci sia anche la trasformazione di corso Pierluigi in una strada piena di vetrine che invece di negozi commerciali ci sia altra merce in vendita? Qualcosa come Amsterdam. Potrebbe essere un buon guadagno sia per i proprietari dei locali che per chi fa il mestiere più antico del mondo.

Caro Assessore, spero solo che le voci che circolano siano state messe in giro per offuscare l’immagine di chi ce la sta mettendo tutta per far piacere al suo mentore.

E se poi sono state dette dopo un’abbondante bevuta di Mojito o qualche birra ad alta gradazione, si informi se costui è della stessa idea dopo che la sbronza è passata. E se sì, prenda le distanze! La prego non offuschi il giudizio positivo che ho di lei!

                                                                                                   Antonio Gamboni

La movidacorrado falconi

Facevo ‘n giretto pe l’amato paesello
era inverno, de sabato e era pure sera,
e ‘na cosa nu me pareva affatto vera:
c’era ‘n sacco de gente, e me pareva bello!

Guardanno bene però m’accorgevo
che pe’ le strade c’erano solo giovincelli,
acchittati, cor grano ‘n tasca e pure belli,
ma de famije, ahimé, nun ne vedevo…

Perché de la “movida” nun ne fanno parte?
Me chiedo: “pure ‘na famija potrebbe divertisse!”
Ma me rendo conto, e stò dalla loro parte,

che non a tutti piaceno bagordi e risse!
E’ triste costatà che da “ Città d’Arte”
rischia de diventà “L’Arte de ubriacasse”!!!

Corrado Falconi   15/03/2016

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