Lettera aperta a Valentina Innocenti: Assessore al Turismo, Cultura e Politiche Giovanili di Palestrina
Cara Valentina, scusa se ti do del tu ma certe formalità lasciamole negli atti ufficiali.
Apprendo con piacere che ti sei rimboccata le maniche e da buona archeologa stai scavando in quello zoccolo duro che è il disinteresse verso la valorizzazione di Palestrina che non merita il degrado nel quale è sprofondata da diversi anni. Credimi, pur non essendo di Palestrina , l’ ho nel cuore ormai da oltre 20 anni, da quando ho cominciato a interessarmi di cronaca locale.
Ebbene mi si stringe il cuore vedere certe foto, come quelle che ho “rubato” da FB e che mostrano una città deserta. Una città che dopo le 21 di sera diventa terreno di conquista di bande di teppistelli o di spacciatori di morte. Nella mia lunga vita ne ho viste di tutti i colori ma mai ero arrivato a tanto.
Passi per San Cesareo, un luogo senza storia , anzi un vero e proprio paese dormitorio, ma non lo concepisco per Palestrina. Credi veramente che bastano due mesi di manifestazioni slegate tra di loro per riempire le strade e far uscire intere famiglie dalle loro case? Francamente non ho la soluzione e né la pretendo immediatamente da te . L’’unica cosa che ti suggerisco è di creare una Commissione con i rappresentanti di ogni categoria . Ed insieme elaborare un piano che animi le strade sia del Centro Storico che del Borgo.
Semmai con agevolazioni e con incentivi per convincere alcuni locali storici, a prendere in considerazione una specie di Piano-bar dove tra un motivo e l’altro si possa sorseggiare una bibita o una birra. Credimi di complessi dilettantistici e di cantanti alle prime armi a Palestrina e dintorni ce ne sono. Insomma facciamo vivere questo paese che non merita il trattamento che le ha riservato decenni di politica non mirata alla valorizzazione del paese.
Cara Valentina è la mia prima lettera aperta, in passato non l’ho scritta per nessuno. Infatti reputavo tempo perso. Invece con te è diverso. Sei giovane e conosci i problemi della tua generazione e poi sono convinto che farai qualcosa che cambiare una situazione che oramai si è fossilizzata e che guardava, in passato, solo a come concimare il proprio orticello!
Antonio Gamboni, Uno dei tanti che crede in te.