Prima del 12 Giugno: Intervista al neo sindaco Angelo Lupi
Sindaco, in attesa della definizione della Giunta e dell’insediamento, potrebbe darci il suo parere sulle indicazioni che vengono dalle reazioni del “day after”, ovvero al voto dei Cittadini di Cave?
Inizio affermando che il risultato ha premiato la continuità che, evidentemente, per il Cittadino di Cave è un valore. E chiarisco subito che in questo momento di crisi, che richiede rinnovamento, la continuità non significa conservazione. Pensiamo ad una continuità sempre pronta ad attualizzare la realtà non virtuale, cioè la realtà concreta che la gente di Cave vive tutti i giorni. Contemporaneamente siamo ben consapevoli della complessità del momento e della difficoltà di amministrare in un contesto fortemente condizionato da scelte politiche instabili e calate dall’alto.
Cave ha valutato politicamente i programmi e le persone in base all’opportunità ed all’interesse comune di adottare certe soluzioni programmatiche piuttosto che altre ed ha votato. Credo senza niente di personale. E su questo ormai la storia è scritta. Si sono integrati nel Consiglio Comunale donne e giovani. Le quattro presenze femminili per la maggioranza e le due nei gruppi di minoranza, porteranno quelle doti di equilibrio e determinazione che sono i punti di forza del femminile. Un genere che in consiglio raggiunge una presenza di più del 35%. Dai giovani ci aspettiamo determinazione ed innovazione. Posso anticipare che il programma verrà svolto e che il lavoro di squadra con la corresponsabilità dei cittadini non sarà uno slogan, ma una certezza. Ci aspettiamo che, con un corpo di cittadinanza sempre più consapevole e partecipe, si arrivi ad abbandonare l’antagonismo di coloro che superano i limiti. Sappiamo che tutti possono avere reazioni emotive per la delusione provata dopo l’enorme investimento di energie che una campagna elettorale porta con sé, ma certi eccessi non sono mai giustificabili e chi non li contiene e stigmatizza se ne fa corresponsabile. E’ un problema di cultura politica che affronteremo.
A proposito di programmi e di partecipazione, potrebbe addentrarsi un po’ più nel merito di questo argomento congiunto ?
Abbiamo constatato che verso i programmi permane ancora l’idea che contano poco, che è meglio non perderci tempo perché tanto sono tutti uguali e, che occorre infarcirli di specchietti per le allodole. Nulla di più inefficace ed improduttivo. L’elettorato Cavese ha saputo distinguere tra chi improvvisava un programma di fatto già esaurito o lo imbastiva senza metterci la faccia e promettendo la luna. L’elettorato Cavese ha saputo valutare la fase progettuale premiando la novità. Nella continuità dell’esperienza amministrativa abbiamo puntato sulla novità del progetto corresponsabile. Noi vogliamo che il Cittadino possa portare le sue competenze negli incontri in fase propedeutica e rendersi conto della realtà amministrativa. Sono anni che il Comune è una Casa di Vetro, ma ora invitiamo il Cittadino a chiederci di entrare per poter vedere quello che succede. Per esempio, alla retorica che c’è intorno al bilancio partecipato, noi vorremmo sostituire la concreta partecipazione dei rappresentanti dell’ opposizione al processo decisionale e con essi, ripeto, in fase propedeutica, di tutti i Cittadini: con le loro idee e proposte sulle scelte amministrative. Massima apertura da parte mia e nostra . Qui non c’è un uomo solo al comando, ma una squadra che opererà anche per formare all’amministrazione virtuosa una staffetta di nuovi giovani amministratori ed accogliere i Cittadini che si faranno corresponsabili. Non farò qui la storia del civismo a partire da “Città Plurale”, per arrivare, tramite le Reti Civiche e Illy, alla “Carta dei Valori”del 2004, ma Con Cave Bene Comune, nei suoi limiti dimensionali e politici locali, abbiamo scelto di definirci “Lista Civica”, mirando alla sussidiarietà, al pluralismo, alla pariteticità ed alla trasversalità. Nessuno lo può contestare e lo continueremo a dimostrare da subito. Ecco la novità che altri, in questo snodo storico di Cave, non hanno saputo cogliere, ma l’elettorato sì.
A proposito di novità, le parallele elezioni Europee ed il loro enorme battage mediatico, hanno creato pesi già visti sul piano nazionale, ma che alcuni vivono come novità e revanche. Sul piano locale Lei coglie segni di apertura o chiusura ?
E’ troppo presto per dirlo. Le vorrei ricordare che dal 25 Maggio 2014 e con l’insediamento del 12 giugno, sono e sarò il Sindaco di tutti e che come tale vorrei far passare il messaggio che è l’ora di superare risentimenti e ripicche, che certo non sono utili al bene comune. E’ l’ora di mettersi a lavorare tutti per capire bene le ragioni economiche, finanziarie e monetariste della crisi a livello nazionale, ma, soprattutto a livello locale. E fare. Detto ciò mi pare anche opportuno far notare che i numeri delle Europee e della media delle Amministrative indicano una linea di tendenza, ma non la vera consistenza di un eventuale voto nazionale. Come Sindaco lavorerò sul piano locale tenendo contatti con i referenti regionali e nazionali delle varie sensibilità politiche che mi attorniano in Consiglio Comunale. Faccio il tifo per le aperture e quindi mi auguro che le minoranze, nel rispetto delle loro linee programmatiche e dei loro doveri istituzionali , vogliano comunque far confluire nel lavoro amministrativo le loro migliori energie: per costruire e non per distruggere, orientandosi al bene comune di Cave.