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Non c’è pace per il dipartimento di medicina legale del distretto di Palestrina, i cui uffici sono dislocati nella struttura adibita a Casa della Salute in quel di Zagarolo.

Dopo lo spostamento dal fatiscente ex ospedale, dove si operava senza alcuna norma di sicurezza né per gli operatori, né per gli utenti, ora nel mirino ci sarebbero le procedure alquanto anomale con le quali verrebbero espletati alcuni servizi.

Usiamo il condizionale poiché ci sono pervenute in redazione diverse segnalazioni, purtroppo tutte anonime… riportiamo qui una fra tutte:

“Gentile Redazione
ero stato convocato a settembre scorso per la visita di invalidità civile e, come altri ero in attesa del mio turno per effettuarla. Che qualcosa non andasse per il giusto verso lo avevamo capito subito noi che eravamo lì, le visite sono iniziate in ritardo e si capiva che ci fossero dei problemi, si vociferava che mancava il Presidente di commissione. L’attesa si faceva sempre più lunga e le nostre lamentele non hanno portato a nulla.

Quando, finalmente, si è iniziato ed ho effettuato la mia visita, mi aspettavo che il certificato provvisorio mi fosse rilasciato sul momento, anche se, a dire il vero, la commissione mi sembrava un po’ “povera” di elementi (c’erano solo 2 medici).

Ho cercato di parlare con il Presidente di commissione in quanto avevo urgenza di quel certificato per il mio lavoro, ma mi è stato impossibile (non c’era). Tutto questo mi ha lasciato sconcertato! E’ legale tutto questo?

A me non sembra perché la legge dice ben altro (sono andato ad informarmi in seguito) ed ora sono in attesa di ricevere dall’INPS il verbale, come mi è stato detto in sede di visita, per verificare da chi è firmato e, se riscontrassi che ci sono firme di persone non presenti denuncerò tutto alle autorità.

Ma reputo questa situazione molto grave e penso che sia giusto parlarne pubblicamente perché l’utenza possa essere informata e tutelata.”

Anche noi siamo di questo avviso e, dopo l’ennesima segnalazione più o meno di questo tenore, abbiamo pensato che dove c’è il fumo ci sia anche del fuoco ed abbiamo deciso di pubblicare una delle tante lettere.

Siamo andati a verificare la legge che dice:

“La visita avviene presso la Commissione della Azienda USL competente (servizio di Medicina Legale – n.d.r.) , composta da tre medici dell’Asl, da un operatore sociale e dal 2010 anche da un medico dell’INPS.
Tra i medici dell’Asl vi è lo specialista per la patologia di cui si chiede la valutazione. In tale sede, il cittadino può farsi assistere, a sue spese, da un medico propria fiducia.

La commissione provvederà a redigere un verbale elettronico della visita. Se tutti i membri della commissione approvano il verbale all’unanimità, esso è considerato definitivo. In caso di approvazione a maggioranza, può essere stabilito un nuovo termine per l’integrazione della documentazione ed eventualmente una nuova visita.

Terminata la fase di accertamento, l’Inps invia il verbale definitivo al cittadino: il verbale è composto da una copia riportante tutti i dati sensibile e l’altra contenente solo il riconoscimento della disabilità o invalidità da produrre nelle sedi competenti”.

Ora se l’utente che ci ha inviato la lettera di cui sopra dice che in commissione erano presenti due medici, di cui non sappiamo il ruolo, capiamo bene perchè il certificato non potesse essere rilasciato sul momento… ma in realtà non potrebbe esserlo nemmeno dopo, in quanto la visita non sarebbe valida in mancanza anche di maggioranza.

Queste “sviste” di procedura allungano ancora di più tempi (già di per se lunghissimi) di attesa per il riconoscimento di diritti sacrosanti di chi, spesso, di tempo da attendere non ne ha.

“La legge 104 del 1992 riconosce a persone portatrici di handicap con disabilità grave ed ai familiari di queste di usufruire di alcuni benefici: permessi dal lavoro e congedi straordinari retribuiti per lavoratori dipendenti disabili o lavoratori dipendenti congiunti di persona disabile; agevolazioni fiscali per acquisto di determinati veicoli, detrazioni per spese mediche, iva agevolata per l’acquisto di apparecchiature mediche e molto altro.

Il concetto di handicap inteso dal legislatore ha una connotazione prettamente sociale: i benefici concessi servono proprio ad aiutare la persona che versi in una condizione di svantaggio sociale a causa della sua minorazione fisica, psichica o sensoriale. La finalità è supportare la persona rispetto alle difficoltà che incontra nel mondo del lavoro ma anche nel vivere quotidiano.”

La legge 104 viene applicata non solo per gli handicap fisici, ma anche per patologie gravi quali tumori, sclerosi multipla, sla e il ritardo nell’ottenimento di un certificato a volte può avere conseguenze pesantissime sull’utenza…

E l’INPS sarà al corrente di questa situazione? Chi deve vigilare? Chi deve tutelare?

Chiunque sia farebbe meglio a correre ai ripari prima che la situazione sfugga di mano ed arrivi in quelle più incisive delle autorità preposte.

Gioia Cafaro

 

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