MONTE PORZIO CATONE: APPUNTAMENTI AL POLO MUSEALE
Il Polo Museale di Monte Porzio Catone nell’ambito del ciclo di incontri “OLTREMUSEO”
propone, il 12 MARZO 2016 alle h. 17.30, in occasione della Festa della Donna, un evento in memoria delle violenze subite dalle donne durante la Seconda guerra mondiale.
Il Museo diffuso del Vino di Monte Porzio Catone, luogo della memoria contadina dei Castelli
Romani, si offre come palcoscenico per la narrazione delle memorie di guerra raccolte sui Monti
Aurunci. Modera la serata il prof. Renato Santia.
PROGRAMMA
Presentazione del libro di Antonio Riccio “Le violenze dei Goumiers. La memoria della seconda
guerra mondiale nei Monti Aurunci”, edito a Roma nel 2015 dalla Casa editrice Aracne.
Il libro raccoglie memorie e ricordi degli ultimi testimoni sopravvissuti alla Seconda guerra mondiale che, come noto, vide il basso Lazio teatro di una delle più cruente campagne militari, con effetti drammatici sulle popolazioni locali. Dalla memoria traumatica delle narrazioni emerge, dopo un lungo periodo di silenzio, l’oscuro dramma delle violenze perpetrate dai goumiers (soldati marocchini al seguito dell’esercito francese) ai danni delle popolazioni locali e in particolare delle donne.
Le interpretazioni di questa violenza, gli strascichi, la vergogna e la lunga autocensura, accanto a una rinnovata presa di coscienza e all’impegno a non dimenticare, fanno di questo patrimonio una risorsa per il presente e il futuro di una terra che è diventata un “distretto della memoria” di interesse globale.
A seguire si assisterà alla proiezione del cortometraggio “Gemma di Maggio” di Lorenzo
Giovenga e Giuliano Giacomelli.
Interverranno per l’occasione i due registi, per portare il loro contributo di giovani che scoprono oggi questa “storia dimenticata dalla storia”, che si estrinseca nella scelta narrativa del loro linguaggio cinematografico, utilizzato per raccontare la vicenda di Gemma, giovane ragazza che insieme al fidanzato cerca scampo da. Prodotto nel 2015, dopo quasi 60 anni da La Ciociara, il cortometraggio della durata di 17 minuti, girato a Lenola, in una delle comunità martiri colpite dai goumiers, riserva un finale suggestivo, con l’intervento di Franco Nero.
La serata si concluderà con la degustazione del vino Lentisco (Bianco Igt Lazio). Un vino bianco proveniente dai luoghi delle narrazioni storiche, in particolare da piccoli appezzamenti di
vigneto situati tra Formia e Spigno Saturnia che sarebbero certamente andati perduti se la Piccola
cooperativa Terra delle Ginestre non si fosse impegnata per la loro salvaguardia. Frutto di un lungo lavoro di ricerca multidisciplinare svolto in collaborazione con la Cantina sperimentale di Velletri (oggi Crea – Enc), il Lentisco è ottenuto da uve Bellone in purezza e matura in botti di castagno, caratteristiche (ampelografiche ed enologiche) che lo accomunano ai vini della tradizione dei Castelli Romani.
Ingresso Libero