Palestrina col cuore si prende la semifinale: 72-64
Palestrina col cuore si prende la semifinale: 72-64
CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Rischia 8, Rossi 10, Molinari, Drigo 5, Pederzini 16, Vangelov 4, Serino 8, Brenda , Gagliardo 7, Montanari 14. All. Lulli
BAWER MATERA: Ba, Grande 13, Pacifico, Laudoni 7, Lestini 24, Cantagalli 2, Loperfido, Ravazzani 4, Zampolli 14, Annese. All. Miriello
Parziali: 15-15, 31-30, 52-50
Gara3 con l’antipasto del leggero ritardo a causa dell’arrivo degli ufficiali solo alle 20.40, poi parola al campo che non regala subito punti, come successo in gara1 d’altronde. Laudoni la sblocca dopo quasi due minuti ma gli attacchi sono ancora compassati, a metà frazione Palestrina è già a quattro falli di squadra contro gli zero spesi dai materani, Pederzini lotta a rimbalzo e va a segnare in contropiede, il vantaggio seppur minimo resta appannaggio di Matera che trova finora l’unica bomba di serata con Zampolli. Drigo e Serino “litigano” con la retina, Vangelov ci mette un po’ ad entrare in ritmo ma lo fa schiacciando nel finale su assist di Brenda. Molinari, dopo due chiamate arbitrali, ha intanto lasciato posto a Rossi che porta imprevedibilità e qualche buon punto dalla lunetta. Perfetta parità al termine dei primi dieci minuti di gioco.
Partita caotica, equilibrio sovrano, botta e risposta in principio di seconda frazione poi un antisportivo di Ba su Drigo permette a Palestrina di stampare un piccolo allungo: appena +3 grazie al sottomano di Gagliardo. Dall’altra parte Grande corregge a rimbalzo una tripla errata di Zampolli, che insieme allo stesso Grande compone una coppia di esterni esplosiva su cui la difesa arancio verde deve fare un enorme lavoro. Nel completo digiuno dall’arco di Palestrina si inserisce allora capitan Gagliardo che si prende una tripla senza ritmo per il 27-24, poi ultimi giri di lancette emozionanti: Ba si divora una schiacciata, Vangelov vede il varco e conclude fino al ferro, Matera però non ci sta e perfeziona un nuovo sorpasso costringendo anche Lulli al timeout per gestire l’ultimo possesso. Schema che libera in isolamento Rossi, bravo nell’arresto e tiro che lascia i suoi avanti all’intervallo. “Bella” che conferma i pronostici di match in cui la tensione la fa da padrona.
Squadre col fiatone ma in grado di sopperire benissimo, Serino sporca il referto e Matera non scappa sebbene la situazioni falli dei locali sia nuovamente preoccupante: Rossi offre a Pederzini un comodo appoggio ma in difesa ferma a dire degli arbitri in maniera non regolamentare Grande, terza infrazione chiamata al nr.8. Zampolli continua a perforare la retina e offre pure l’assist a Lestini che al solito da tre non sbaglia. Momento cruciale, Palestrina va sotto da Serino trovando punti fondamentali ma Zampolli prolunga lo stato di grazia e firma il 41-45. Per giunta arriva un antisportivo di Molinari che complica le cose, Lestini è sempre chirurgico dai 6.75 ma la reazione arancio verde c’è: Montanari rompe la maledizione dalla lunga e sul 46-50 lo scatto è furioso, Pederzini è autore del sorpasso aiutato da Rischia che approfitta di uno dei rari spazi concessi. Prenestini col piede sull’acceleratore, Rossi si butta nel traffico e serve Serino (54-50), in prima persona va a depositare a ruota il +6. Su questo risultato pare cristallizzarsi il match, aiutata dal pubblico Palestrina blinda la difesa e concede poco o nulla ai materani, il vantaggio non si amplia solo perché c’è da recriminare su alcuni possessi gettati via. Sbaglia ancora la Bawer da fuori, Montanari rompe gli indugi e attacca l’area guadagnando un prezioso fallo: 58-50. La Citysightseeing se ne va, Rossi dall’angolo segna da tre e il solo Lestini può tenere a galla gli ospiti. La bomba di Montanari che vale il 64-55 è però un anticipo di semifinale, tre minuti al termine e la certezza arriva dalle seguenti due difese esemplari, Gagliardo fa superare la doppia cifra e Montanari rubando una rimessa corre in campo aperto a far esultare il PalaIaia. Scarto incolmabile, il restante tempo serve per far assaporare ai prenestini il sapore della vittoria che nonostante un coriaceo avversario arriva (72-64) dando l’agognata semifinale.