Palestrina: Consiglio Comunale o Maratona?
9 ore di Consiglio per far digerire la nuova stangata di tasse!
L’amministrazione era presente quasi al completo, tra i Consiglieri mancava soltanto Mauro Sancilio, tra gli assessori mancava Fabiola Cilia. Un consiglio che aveva come tema unico la tassazione e l’approvazione dei regolamenti riferiti ai principali tributi comunali. 9 punti scottanti che riguardano la vita ordinaria di migliaia di famiglie prenestine. Per questo motivo ci si aspettava grande partecipazione, ma, purtroppo, il pubblico in aula era veramente scarso.
Eppure, entrando in aula consiliare, inizialmente molti consiglieri davano l’impressione di pensare che dovesse essere una semplice seduta di formalità, qualche votazione di poco conto e niente più. Non si sono fatti i conti, però, con un’opposizione molto agguerrita che, nonostante il breve tempo avuto a disposizione per verifiche e approfondimenti, avendo avuto gli atti all’ultimo minuto, ha potuto portare all’attenzione dell’assemblea tutti i punti oscuri o di contrasto delle normative in esame.
Il primo punto in discussione era l’approvazione del regolamento per l’applicazione della I.U.C., Imposta Unica Comunale, che incorpora TARI, TASI e IMU. In sostanza non è stato fatto un regolamento ad hoc per Palestrina, ma si sono proposti tre emendamenti a quello base elaborato dal Governo centrale. Il fatto è che tale regolamento, in teoria, avrebbe dovuto essere discusso in sede di Commissione bilancio.
In teoria, perché, di fatto, la Commissione si è riunita il giorno prima e soltanto per acquisire gli atti, non lasciando ai membri della Commissione stessa la possibilità di studiare il regolamento e discuterlo per poterlo adattare meglio alle esigenze locali. Da qui nasce la prima “rimostranza” dell’Opposizione, in particolare si contesta proprio il sistema procedurale che ha portato a questa seduta di Consiglio.
Secondo il gruppo Adesso Noi Palestrina, supportato da Claudio Rotondi e da Massimo Guerrini, sarebbe stato più auspicabile che un tema così delicato fosse discusso in maniera meno superficiale, con la stesura di un regolamento che prevedesse l’ottimizzazione dei servizi allo scopo di ridurre i costi, mentre, invece, si tratta solo di una presa d’atto di una situazione che si accetta per quello che è, perché è più comodo e veloce così… poco importa, poi, se chi ci va di mezzo è il contribuente che è costretto a pagare senza capire cosa sta pagando.
Certo, gli emendamenti proposti dal Sindaco De Angelis, appoggiato da tutta la maggioranza, sono sacrosanti e legittimissimi, ma sono soltanto un argine ad un fiume che, dall’altro lato, deborda, quasi come fossero lo zucchero che indora la pillola. Per quanto zucchero ci si voglia mettere, però, la pillola è sempre amara da ingoiare, soltanto che la maggioranza si accontenta del poco dolce perché almeno quello c’è dove sarebbe potuto mancare del tutto… bella consolazione!
Le proposte messe in votazione riguardano, inoltre, delle agevolazioni per alcune categorie di cittadini nel pagamento dell’I.U.C. ma a partire dal 2015 quando, cioè, potrebbe essere già cancellata una componente di questo tributo, la TARI, intanto, nel 2014, tutto rimane invariato ed i cittadini restano comunque vessati. L’intento di per se sarebbe comunque nobile, ma, come sostenuto sia da Rotondi che dal gruppo Adesso Noi Palestrina, forse sarebbe meglio porre come priorità la progettazione seria di un piano pluriennale rivolto all’ottimizzazione dei servizi ed all’abbassamento dei costi in modo che le riduzioni conseguenti possano essere a beneficio di tutta la popolazione e non solo di alcune categorie.
La seduta è continuata con un attento Giuseppe Pizziconi che, in virtù della sua professione di tributarista, ha esposto, per ogni punto in discussione, le carenze strutturali alla base di quanto era all’esame ed alla votazione, evidenziando in ogni circostanza la superficialità del lavoro che si sta svolgendo.
Esempio palese è stato il secondo punto all’ordine del giorno: approvazione del piano finanziario e tariffe 2014 della TARI. Pizziconi ha evidenziato che il piano finanziario presentato in approvazione era esattamente un copia/incolla dell’anno precedente ed ha interrogato il Direttore Amministrativo Dott. Mariani chiedendone il motivo. La risposta è che il contratto con la ditta che effettua il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è rimasto invariato sia nei costi che nei contenuti, quindi non c’erano i presupposti per variare anche il piano finanziario. Soprattutto qui l’opposizione ha evidenziato il fatto che non si lavora per un’ottimizzazione dei costi ed una rivisitazione degli accordi sui servizi.
Altro servizio discusso ed in voce al piano finanziario è il trasporto scolastico che vede cifre enormi a fronte di un’entrata irrisoria nelle casse del Comune. La gara di appalto è stata effettuata soltanto da due ditte locali, mentre sarebbe auspicabile aprire a tutte le ditte che potrebbero essere interessate a prescindere dalla loro sede. Non dovrebbe essere un problema dell’Amministrazione la gestione della Ditta che si propone, ma è un dovere garantire ai cittadini un abbassamento dei costi esorbitanti per questo servizio.
Anche in questo caso è evidente che si curano gli effetti senza andare a cercare di modificare la causa allo scopo di limitare i danni. La discussione è proceduta su questi toni tutto il pomeriggio con l’opposizione incalzante verso il sindaco nel contestare le scelte proposte. I consiglieri di maggioranza non hanno mai espresso il loro parere, tranne gli interventi di Igino Macchi nelle dichiarazioni di voto.
Momenti di difficoltà anche per il dirigente del dipartimento finanziario, Dott. Mariani, che ad alcune richieste di chiarimento di alcuni punti del bilancio, effettuate dai consiglieri di Adesso Noi, rispondeva con un disarmante “non mi ricordo” o “credo”.
Le opere inserite in bilancio sono principalmente interventi pubblici subordinati alla concessione di finanziamenti da parte della Regione Lazio e si nota una carenza di interventi nella frazione di Carchitti. Adesso Noi Palestrina, invece, ha proposto tre emendamenti per la realizzazione di tre opere pubbliche, necessarie per questa parte di Palestrina spesso dimenticata: la realizzazione di un ecocentro per la raccolta dei rifiuti ingombranti, la realizzazione di un marciapiede per la messa in sicurezza della strada provinciale fino all’ingresso del nuovo cimitero e la messa in sicurezza di via Valle del Re, necessaria per togliere il traffico pesante su via Roma, nel centro di Carchitti.
Il risultato è stato un voto compatto della maggioranza contro tali opere, con un piccolo colpo di scena: ha chiesto la parola l’Assessore alla viabilità Nello Sabelli che rivolgendosi all’opposizione ha manifestato il suo parere favorevole a quest’ultima opera, dichiarando che si sarebbe fatto promotore presso il Sindaco perchè venga considerata questa richiesta. Peccato che gli Assessori non hanno diritto di voto in Consiglio.
Sull’ultimo punto all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio previsionale 2014 (non è un refuso: è proprio il previsionale del 2014, con un po’ di ritardo n.d.r.) l’opposizione ha fatto emergere tutti i dubbi e tutte le perplessità su come sia stato formato, interrogativi (senza risposta) posti da Pizziconi, dubbi esternati da Guerrini, con interventi a supporto anche di Rotondi, tanto da pensare di arrivare a chiedere la certificazione del bilancio comunale da parte di una società di revisione esterna.
Alle ore 18,10 dopo l’approvazione del bilancio previsionale terminava uno dei consigli comunali più lunghi del recente passato della nostra Amministrazione Comunale. Da notare il silenzio e il quasi totale astensionismo del rappresentante del Movimento 5 stelle che ha votato soltanto in pochissime occasioni.
Insomma, per ogni punto in discussione la conclusione era sempre la stessa, mettiamoci una pezza fino a che si fa un altro buco, senza pensare a togliere la causa del buco.
La seduta è stata sospesa due volte per mancanza del numero legale, poiché alcuni consiglieri di maggioranza, incalzati dall’opposizione, hanno lasciato l’aula per poi rientrare a terminare il lavoro. Altre 2 pause durante la seduta sono state concordate tra tutti i presenti per il pranzo e per un momento di relax.
Dopo 9 ore di discussione la cosa che risulta più evidente è che c’è un organo che vigila, che ha una testa pensante e che, in una nazione dove il termine opposizione indica sempre più un concetto astratto, c’è un paese, Palestrina, dove le parole mantengono tutto il loro significato fino in fondo, per lo meno in Consiglio Comunale.