PALESTRINA: COSA BOLLE IN PENTOLA?
Fra poco meno di un anno i cittadini di Palestrina saranno chiamati a rinnovare (o confermare) i propri amministratori e di questo già si comincia a parlare.
C’è chi si sta preparando palesemente da tempo a questo evento e chi, invece, non lascia trapelare le proprie intenzioni, ma qualcuno già mormora sulle probabili candidature.
La prima parola spetterà all’attuale Sindaco, Adolfo De Angelis che dovrà decidere se tentare di nuovo di proporsi alla guida della città, consapevole delle difficoltà e dei veleni che ne derivano avendo alle spalle già 5 anni di questo (anche perchè la città spera in proposte nuove e questo non gioca in suo favore), o se fermarsi per sostenere una coalizione con una guida nuova, in questo caso sarà interessante vedere da che parte andrà.
Di sicuro sappiamo che, sulla scena, non mancherà Manuel Magliocchetti, attuale vice-Sindaco e, da tempo, pupillo di Rodolfo Lena. Sin dal primo momento, subito dopo la sua nomina nell’amministrazione De Angelis, è sembrato più che fosse alla ricerca del proprio consenso, piuttosto che all’amministrazione della città. Quasi come una campagna elettorale continua, un percorso personale nato tra le istituzioni accanto al proprio mentore prima nell’Udeur e poi nel PD e ora vedremo dove lo porterà poichè ci sembra che non trovi consenso unanime.
In seno al PD prenestino c’è anche un altro valido ed operativo elemento: l’attuale Presidente del Consiglio Emiliano Fatello, che rappresenta, però, un modo di vedere la politica in maniera alternativa, anche lui con abbastanza esperienza dell’amministrazione comunale al suo attivo. Una candidatura che sembra più equilibrata e che potrebbe trovare più consenso sia tra i cittadini che tra le parti politiche.
Chi dei due si candiderà? Ci saranno le primarie? Si presenteranno entrambi sotto l’egida del PD o uno dei due si staccherà dal partito con una propria lista?
Interessante sarà anche vedere se Ludovico Rosicarelli si riproporrà con una sua lista civica, sebbene, dopo l’exploit delle elezioni passate e lo sfiorato ballottaggio di lui e del suo operato si sono perse le tracce. Bella Palestrina, il suo movimento, ha tra i suoi esponenti di spicco Alessandro Valente, magari troveremo lui tra le scelte possibili, o forse Lorella Federici per portare una ventata rosa alla guida di Palazzo Verzetti.
Vedremo, inoltre, se il movimento che lo aveva supportato alle ultime elezioni, Adesso Noi Palestrina da cui poi lui si è staccato, gli opporrà qualcuno. Nel caso il più probabile potrebbe essere Giuseppe Pizziconi, ma non mi stupirei se, invece, troveremo il nome di Federico Rosicarelli in cima alla lista.
A parte qualche sorpresa della destra, che, però, non ci è sembrata molto attiva negli ultimi anni (ma forse non è un caso se la festa nazionale di Riva Destra si farà proprio a Palestrina), l’unica altra forza politica che potrebbe scendere in campo è il Movimento 5 Stelle, sembra scontata, infatti, la candidatura di Andrea Saladino.
Altre candidature sarebbero supportate solo da liste civiche. Per quanto riguarda queste ultime, visto il clima generale degli ultimi tempi, non solo a Palestrina, mi aspetto un fiorire di proposte, tanto da aver davvero l’imbarazzo della scelta.
Qualunque cosa avverrà ci sarà sicuramente la difficoltà a schierarsi, perché ognuno di noi si troverà, purtroppo, a dover decidere tra affetti, parentele e interessi. Purtroppo perché il voto dovrebbe essere un’espressione del proprio pensiero su chi vorremmo ci rappresentasse nella gestione degli interessi della comunità intera e non solo su base personale.
Spesso tendiamo a dimenticare che servire il bene comune significa comunque avere un ritorno individuale perché noi facciamo parte della comunità e se questa sta bene e cresce inevitabilmente lo saremo anche noi. Per questa dimenticanza, però, ci sono divisioni, frammentazioni che hanno come unico risultato quello di rispondere ad un interesse personale momentaneo, ma di allontanarci poi da un beneficio duraturo se esso non si riversa sulla collettività.
L’orizzonte in questo senso non è così nitido, anzi, sinceramente preoccupante, visto l’andamento degli ultimi anni, e quella svolta che è ormai necessaria ancora non si profila. Vedremo nei prossimi mesi quali sorprese ci riserverà Preneste!
Gioia Cafaro