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Venerdi 11 luglio c’è stata la notte bianca presso il Centro Commerciale Roma Est e, tra le varie attrazioni offerte dal centro, si è svolta la sfilata in costume organizzata dal Comitato Palio di S. Agapito di Palestrina.

Una bellissima occasione per far conoscere una delle nostre più belle manifestazioni al di fuori dei confini cittadini che ha pienamente colto nel segno. Tantissime, infatti, le persone presenti quella sera nel centro commerciale e che hanno accolto con grande gradimento le sfilate facendo ala al passaggio con evidente piacere.

Il corteo storico è stato riproposto nella stessa sequenza del Palio, aperto dai bravissimi sbandieratori di Palestrina, chiuso dai popolani circa un centinaio di figuranti di tutte le età (anche di pochissimi mesi) hanno portato a Roma Est la corte dei Principi del 1500 e le rappresentanze delle squadre che disputeranno i vari tornei, in un tripudio di colori, tra broccati e ricami antichi.

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Tanti hanno ripreso il passaggio del corteo annunciato e spiegato dallo speaker del centro ed i commenti più frequenti elogiavano la particolarità e la perfezione dei bellissimi costumi.

Grande soddisfazione, quindi, per il cuore pulsante del Comitato Palio di S. Agapito per il successo riscosso. Tanta fatica durante tutto l’anno, per la manutenzione dei costumi, il loro perfezionamento, le eventuali riparazioni, l’acquisto dei tessuti per farne di nuovi … anche un volto ammirato e piacevolmente sorridente può essere una spinta ad andare avanti, a crederci sempre di più.

I contributi più graditi, però, restano sempre quelli materiali, e, di certo, non è stata una bella notizia l’essere stati tagliati fuori dall’assegnazione dei fondi regionali per la realizzazione di manifestazioni culturali di importanza rilevante.

La richiesta, avanzata dal Comune di Palestrina, ha ottenuto un punteggio bassissimo, 25 su un minimo di 40, e, sinceramente, non riusciamo a capire come possa essere stato calcolato. Il nostro Palio è uno dei più completi e particolari d’Italia, per i suoi tornei, per la partecipazione, per la ricercatezza storica e siamo sicuri che la valutazione sia stata determinata da fattori estranei alla qualità della manifestazione.

IMG_0012Allora ci si dovrebbe fare un esame di coscienza: chi ha compilato la richiesta fornendo i dati per la determinazione del punteggio ha effettivamente fornito esatte indicazioni? Ha peccato di competenza nella formulazione della richiesta? Come è possibile che la Sagra del Giglietto, che comunque prende proventi anche dalla vendita dei numerosi stands e spazi commerciali, abbia ricevuto più punti del Palio ?

Tante sono le perplessità che lasciano l’amaro in bocca, l’unica cosa certa è che, ancora una volta, la cultura e la tradizione nel nostro territorio sono un accessorio che sopravvive soltanto per volontà delle varie Associazioni, Comitati e Confraternite. Dovremmo cominciare a rassegnarci ed accettare questo fatto, visto che il tanto sbandierato cambiamento sembra ancora lontano all’orizzonte!

 

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