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Mercoledì 25  Marzo alle 15.00 il Consiglio Comunale di Palestrina è convocato per discutere la richiesta di incompatibilità sulla base delle dimissioni presentata e “accettate” dal CdA del Consorzio strade vicinali, e dove secondo il gruppo di Adesso Noi si potrebbe porre anche un problema di “incandidabilità, dei due consiglieri di maggioranza Duilio Braghese di Palestrina Popolare e Lino Sabelli del Partito Democratico.

L’incompatibilità, se non addirittura la incandidabilità, non è “fuffa” come sembra emergere da un articolo su un settimanale locale.

Il rispetto delle regole e i corretti rapporti tra maggioranza e minoranza sono la base della democrazia….Un conto è la polemica politica che è il sale della democrazia un conto voler vedere in ogni atteggiamento dell’opposizione “polemiche inutili”, “opposizione gratuita” quando tutta l’opposizione cerca di presentare interrogazioni, mozioni sempre motivandole e ricercando su queste la più ampia convergenza.

Se uno si volesse rendere conto dell’attività svolta da questo Consiglio dal momento del’insediamento (giugno 2014) ad oggi vedrebbe che la produttività consiliare svolta – fatto salvo i provvedimenti ed atti dovuti e di gestione ordinaria – portano tutti la firma dei gruppi di opposizione mentre da parte della maggioranza, a parte gli interventi del capogruppo PD, si evidenzia un sostanziale silenzio, che potremmo definire da “maggioranza silenziosa”…..

Già nell’occhiello “Sabelli e Braghese incompatibili? L’aula implode tra ostruzionismo gratuito e approssimazione”, e nel titolo “Consiglio in tilt sul nulla: saltano i punti importanti” si mette in chiaro per il lettore quale è la chiave di lettura del Consiglio sospeso.

E’ noto che il lettore medio scorre il giornale più che leggerlo, quando e se lo compra, è molto probabile che la sua informazione su molti argomenti derivi più dalla lettura dell’occhiello e del titolo che da quella dell’articolo. Ne risulta che la titolazione diventa un elemento informativo di grande importanza*.

Per questo è sottratto al giornalista e curato direttamente dal comitato di redazione del giornale che tendenzialmente lo formula in modo da offrire, insieme alla notizia, alcuni elementi anche interpretativi della notizia stessa al fine di orientarne “politicamente” il giudizio. Nel nostro caso il Consiglio è saltato per colpa dell’opposizione che fa ostruzionismo gratuito sul nulla (e meno male, pensate se lo facesse a pagamento, magari assoldato da qualche lobby massonica!!!) mentre alla maggioranza si imputa solo il peccato veniale dell’approssimazione.

Per il settimanale i due assessori potrebbero non essere “incompatibili” visto che si usa un’affermazione interrogativa e subito dopo si attribuisce all’opposizione un atteggiamento “ostruzionistico gratuito”, senza che nel testo dell’articolo se ne spieghino le ragioni, e alla maggioranza un “comportamento approssimativo” forse volendo sottintendere che quando si prende una decisione importante e anche grave per le conseguenze politiche, una maggioranza che fa mancare nella seconda conta il numero legale potrebbe far pensare ad una sfiducia alla posizione del Sindaco, forse sarebbe stato il caso di motivarla politicamente.

Il Presidente correttamente dopo la prima conta in cui è mancato il numero legale per l’uscita dall’aula di 4 consiglieri di opposizione (uno era assente e Guerrini di FI non è uscito) a norma di regolamento (e non come sostiene il settimanale “sarebbe bastato fare l’appello per chiudere il Consiglio e andare a casa” e le regole?) ha dovuto ordinare la sospensione per mezz’ora e riconvocare l’aula per una seconda conta……..e qui c’è stato il colpo di scena che visto dalla parte dei cittadini presenti aveva un che di surreale……..la maggioranza senza motivare il suo comportamento decideva di non presentarsi in aula facendo così decretare la chiusura del Consiglio. Per poi dire sul settimanale “I soliti giochini di una volta, che hanno portato in secondo piano i problemi veri della città”.

Concordo che i problemi sono altri – ma che comunque le regole devono essere sempre rispettate – come per esempio un bilancio previsionale 2015 che ad oggi deve ancora venire e non vorremmo che come per quello dello scorso anno si arrivasse al 31 luglio fidando dei continui rinvii, l’ultimo proroga al 31 maggio, nonostante lo scorso anno il Sindaco avesse promesso che il bilancio previsionale 2015 sarebbe stato presentato entro il 31 dicembre 2014. Una delle conseguenze del rinvio è quella di privare il Comune di linee programmatiche certe dovute alla riduzione della fase di programmazione ad un mero adempimento formale.

Un bilancio preventivo sia di un ente locale come di una società oltre all’assolvere alle funzioni di indirizzo politico-amministrativo, economico-finanziario ed informativo, dice a tutti i cittadini contribuenti con chiarezza e precisione gli obiettivi, il fabbisogno finanziario e la sostenibilità dello stesso.

Ma il fatto economico più rilevante è che un ritardo nell’approvazione del bilancio previsionale ha una ricaduta pesante sia sulla cittadinanza per quanto attiene alla determinazione delle aliquote dei tributi locali e delle tariffe dei servizi pubblici (IMU, TARI, TASI, ecc.) che sulla capacità finanziaria del Comune stesso. Infatti è solo dopo l’approvazione del bilancio previsionale che il Comune può correttamente definire le aliquote come stabilito dall’articolo 1, comma 169 della legge n. 296 del 2006:

  • Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1º gennaio dell’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno.

E allora non ci resta che aspettare il Consiglio Comunale di oggi pomeriggio dove si spera che venga finalmente approvato il regolamento per la diretta streaming delle sedute del Consiglio così da permettere a tutti i cittadini di farsi una opinione propria del comportamento sia della Giunta e sia dei consiglieri di maggioranza che di opposizione.

Roberto Papa.

*il titolo provocatoriamente si rifà a questo concetto. Non è opera dell’autore dell’articolo ma dello staff della notizia2.it che in questo anno sta cercando di porre un rimedio alla soglia di attenzione dei lettori ormai scemata.

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