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Palestrina-ospedale-ala-nuovaRiceviamo e pubblichiamo:

La sanità prenestina, agli onori della cronaca per i recenti casi di meningite, versa attualmente in uno stato di disagio a causa di un aumento di richieste da parte dell’utenza, a cominciare dal numero di accessi al pronto soccorso, fino ad arrivare alla presa d’assalto del centro vaccinale, che non ha abbastanza mezzi per fronteggiare l’incremento di necessità.

Chiunque si sia recato recentemente nel pronto soccorso del “Coniugi Bernardini”, ha infatti potuto appurare lo stato di sovraffollamento della struttura: sala di attesa stracolma, persone che sostano in corsia per giorni interi in attesa che si trovi un posto di ricovero negli ospedali romani e, per finire, ambulanze del 118 bloccate perché non possono scaricare i malati in assenza di barelle disponibili.

Questo è soltanto uno degli aspetti più eclatanti della sanità nel nosocomio prenestino, a cui si aggiunge la pressoché totale indisponibilità di ricovero nei reparti e la difficoltà a prenotare in tempi brevi qualsivoglia prestazione ambulatoriale.

La politica di contenimento dei costi, attuata in ambito sanitario ormai da diversi anni, nonché la contemporanea apertura di nuovi servizi, (vedi casa della salute), ha creato inoltre nel presidio ospedaliero di Palestrina una grave carenza di personale che si ripercuote negativamente sui livelli assistenziali.

I rappresentanti sindacali della CISL fp, consultati sull’argomento, riferiscono quanto segue: “l’attuale dotazione organica dell’ Ospedale Coniugi Bernardini, rende difficoltoso garantire una assistenza continuativa nei reparti dell’ospedale, se non tramite il ricorso sistematico allo straordinario nella programmazione dei turni. In termini pratici, ciò comporta un notevole innalzamento dei carichi di lavoro con il conseguente aumento dei rischi professionali e la compromissione del benessere psico-fisico del dipendente. Come è ovvio che sia il tutto si ripercuote negativamente sull’assistenza fornita ai pazienti.

Attualmente abbiamo delle emergenze in particolare nel reparto di Pediatria-Nido e nell’area Medica, ma nel futuro prossimo, in assenza di nuove assunzioni, la situazione è destinata a peggiorare, se si considera che, nel corso del 2017, un gran numero di dipendenti è destinato al pensionamento.

Per contestualizzare ancor meglio quanto affermato, si deve considerare il progressivo aumento delle prestazioni richieste, legate alla crescita esponenziale degli accessi di pronto soccorso e fra questi delle consulenze pediatriche, sulla scia della psicosi meningite.”

Una situazione da noi più volte denunciata già da almeno un paio di anni, ma continuamente ignorata dai vertici della sanità laziale. Si fa leva e ci si approfitta del profondo senso del dovere di molti dei dipendenti in forza al nosocomio prenestino, che si spezzano in quattro pur di tentare di sopperire alle mancanze delle istituzioni e si trovano le mani legate. Loro non possono scioperare, non possono lasciare il posto di lavoro alla fine del loro turno ordinario rifiutando gli straordinari (non pagati) che sono costretti a fare, non possono farlo sia per questioni legali e morali e poi perchè, comunque, l’unico a rimetterci sarebbe sempre e comunque l’utente e non porterebbe alcun discapito a chi ha il potere di decidere cosa fare con le nostre tasse, quindi non risolverebbero in ogni caso nulla.

Come aiutarli?

Se consideriamo che tutto questo lede al paziente dovrebbe essere lui stesso a ribellarsi e, invece di prendersela con chi già da l’anima, andare a colpire i veri responsabili. Ma il paziente, quando lo diventa, sta male, quindi non ci pensa a ribellarsi, pensa solo ad essere curato e, una volta guarito, se ne dimentica… se non guarisce la colpa è dei medici… e il vero male continua ad imperare!

Il migliore aiuto potrebbe essere, intanto, una maggiore comprensione di chi opera in situazioni al limite del civile e lo fa sempre con coscienza, e poi una maggiore consapevolezza nell’attribuzione delle responsabilità perchè la guerra tra poveri non porta a nulla, al contrario ci tiene occupati dal combattere il vero avversario che continua imperterrito a fomentare la guerra mentre lui osserva dall’alto del suo castello dorato… con i nostri soldi.

 

 

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