Palestrina rimonta epica con Catanzaro: 94-88
Palestrina rimonta epica con Catanzaro: 94-88
Parziali: 21-26, 39-50, 62-71
Palestrina prova a ripartire facendo anche a meno dell’acciaccato Rischia uscito malconcio dal derby, un minuto di silenzio prima della palla a due per onorare Hassan Kadir. Si comincia col 100% di realizzazioni, Palestrina sembra in palla ma anche Catanzaro risponde con altrettanto piglio. Dal 7-2 conquistato dai locali si passa a metà frazione sul 9-10 che vale il primo vantaggio ospite, replica subito Drigo ma per i calabresi la corsa non è finita. E’ +4 complice la lunga serie sfortunata di liberi per Palestrina, il riavvicinamento è solo parziale dopo il timeout consentendo a Catanzaro di portare a suo favore il punteggio del primo quarto, contrassegnato dal caparbio Guadagnola che conquista tre rimbalzi in fila e poi segna subendo fallo. Il tecnico a Drigo sulla sirena (tre falli già) consente a Guadagnola anche di aprire il secondo quarto, Morici aggiorna il massimo vantaggio dall’angolo (21-30) che diventa +11 poco dopo. Stirpe interrompe il momentaccio che resta tale con un’altra bomba dell’argentino Morici, calabresi più efficaci e con un tiro dall’arco mortifero spegnendo sul nascere ogni tentativo di rimonta. E’ il turno di Monacelli che approfitta del troppo spazio concesso (25-38), occorre un altro timeout per ritrovare il giusto spirito.
Ci mette impegno Palestrina per arginare un distacco che si va facendo enorme, un canestro di Pederzini corroborato da un libero supplementare fa ben sperare (32-43) ma Di Dio complica nuovamente le cose con il letale tiro dalla distanza. Nuovo assalto arancio verde con un Pederzini che si prende grosse responsabilità con Drigo temporaneamente in panchina, sul 39-48 la forbice torna dopo moltissimi minuti ad attestarsi sotto la doppia cifra, in ogni caso gli ultimi possessi premiano il bell’approccio avuto dalla Mastria: 39-50 sulla seconda sirena che neanche approfitta dell’antisportivo commesso da Molinari.
Un primo tempo che necessita di un’inversione di rotta ma si fa attendere, Catanzaro si affida sempre al tiro da fuori per incrementare il proprio bottino fino al 41-59 che desta molta preoccupazione. Nulla gira per il verso giusto, anche una dubbia chiamata arbitrale porta ad un tecnico che con possesso a Catanzaro determina uno scarto quasi incolmabile: a metà frazione ospiti volano sul 47-67. Finita? no, non con Palestrina che sostenuta dal pubblico finalmente trova l’intensità giusta in difesa per poi ripartire a mille. Ne nasce un parziale spaventoso che nel punto di massimo sforzo riesce a siglare un insperato 61-69, poco prima degli ultimi sussulti della frazione. Tante energie profuse per regalare ancora la speranza nei restanti dieci minuti, Brenda è il simbolo della reazione prenestina, Rossi firma ancora il -7, Catanzaro non ci sta ma neanche Molinari che anticipa il cambio segnando da tre. E’ la fase cruciale, Catanzaro brava a tenere a distanza il pericoloso ritorno dei locali che inevitabilmente pagano qualcosa in termini di lucidità dopo la sfuriata del terzo quarto. Sul 67-76 potrebbero aleggiare oscuri presagi ma stavolta la rimonta di Palestrina non si arresta come con Napoli. Rossi può sfoggiare tutto il suo repertorio in campo aperto, ma mortifera la tripla senza ritmo di Monacelli che ristabilisce otto punti di gap. Montanari, Drigo e Pederzini penetrano a ripetizione nel cuore dell’area ospite facendo intravvedere il riaggancio. Bunker davanati la retina arancio verde e Rossi con un viaggio in lunetta permette di issare la Citysightseeing sull’81-83. Esplode il PalaIaia di fronte due fischi della Bandinelli che fanno infuriare tutti e tengono ancora in vita di Catanzaro, ma l’inerzia è ormai spostata a favore dei prenestini che pigiano sull’acceleratore e conquistano decisamente il controllo. Rossi decisivo nel finale (strepitoso in un gioco da tre) mettendo a referto i punti che esaltano i suoi, glaciale in lunetta a più riprese quando i calabresi provano col fallo sistematico. A suon di timeout si arriva al 92-88 con 5 secondi e palla affidata alla Mastria, Rossi intercetta legittimando il successo e Drigo deposito facile facile l’ultimo canestro.