Palestrina, Risposta dell’Assessore alla Pubblica Istruzione in merito all’incidente all’Istituto Wojtyla
Riceviamo e pubblichiamo:
Buon pomeriggio volevo fare Luce sulla Vicenda accaduta Giovedi 8 Gennaio presso l’Istituto Scolastico Karol WOJTYLA.
Prima di tutto non è crollato un Infisso ma bensì si è sganciata una mostra di una porta di un’aula…sicuramente c’è stato tanto spavento e allo stesso tempo si è creato un pericolo.. ma parlare di tragedia sfiorata lo trovo fuori Luogo.
Comunque lo stesso giorno l’Azienda sollecitata dal Direttore dei Lavori dal Rup e da me in veste di Assessore alla Pubblica Istruzione ha provveduto a fare un sopralluogo e di conseguenza al ripristino della Mostra stessa e a controllare il tutto…così da evitare spiacevoli sorprese..perché così me Tutti teniamo ai nostri Bambini/e e alla Sicurezza per tutti coloro che frequentano e lavorano presso questi Luoghi.
Così sono andati i fatti la mia è una comunicazione e precisazione e quindi eviterei altri commenti o polemiche grazie mille.
Cordiali saluti
Raoul Mattogno
Assessore alla Pubblica Istruzione Comune di Palestrina
Egregio Assessore
Il compito di un giornale è di informare i lettori ed i cittadini di quanto accade nel territorio di cui si occupa, e quanto viene scritto sempre trova chi contesta o apprezza. Questo non significa che, per il bene dei cittadini (o per lo meno di alcuni), delle cose debbano essere taciute. Una volta che veniamo informati di un fatto siamo in dovere di trasmetterlo alla cittadinanza perché si possa migliorare la vita di tutti e (perché no?) anche prevenire.
Tralasciando il discorso sulla definizione di infisso, ci spiace se ha ritenuto che usare le parole “tragedia sfiorata” siano state troppo esagerate, ma, ci creda, sono le stesse che chi ha assistito alla scena ha usato per raccontarcela. Un infisso, o mostra se le piace di più, in metallo che si stacca dal muro perché semplicemente incastrato e non fissato, il cui angolo passa a pochi millimetri dalla testa di un bambino di 3/4 anni, per noi è una tragedia sfiorata.
I metalli sono taglienti, figuriamoci un angolo… se poi fa comodo minimizzare lo faccia pure, se la Sua coscienza ritiene di essere a posto con la Sua risposta siamo contenti per Lei. Spero che sia la stessa che Lei darà anche ai genitori che erano presenti al momento del fatto e che hanno documentazione fotografica di quanto raccontato.
Ci permetta, però, un appunto: noi al Suo posto, se avessimo voluto evitare polemiche, avremmo usato altri termini, avremmo chiesto scusa prima di tutto ai genitori dei bambini che frequentano quella scuola (e che sono anche i contribuenti che, con le loro tasse, hanno pagato la ristrutturazione della stessa) assicurando che si sarebbero fatte le dovute verifiche per stabilire l’effettiva idoneità di tutta la struttura.Forse, però, se si vuole essere ricordati dagli elettori, è meglio scrivere/dire cose che rimangono impresse nella mente delle persone… la Sua risposta spero che lo sia abbastanza per le prossime elezioni…
Cordiali saluti
P.S. Ci sembra che nell’articolo sia scritto chiaramente che c’è stato l’intervento dei tecnici sia del Comune che della ditta che ha effettuato i lavori o forse l’italiano usato dalla redattrice non è abbastanza comprensibile… se fosse ce ne scusiamo immensamente.
La Redazione