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Si avvicina il gran giorno. Ormai manca poco al 25 settembre del 2022. I diretti interessati (sono 101) riempiono sia le plance predisposte per la propaganda elettorale, che anche abusivamente i muri delle città di manifesti invitanti e osannanti. Neppure le strade scampano, in quanto vengono ricoperte di volantini con slogan e immagini di personaggi in corsa per poltrone e poltronissime in palio. Quanto spreco! Uno spreco che finisce sotto le ruote delle macchine, sotto i piedi dei passanti, diventando robaccia da rimuovere dopo i festeggiamenti sia dei vinti (che alle votazioni non perdono mai), che dei vincitori.
Occorre, innanzitutto, ripristinare i poteri dello Stato. Ma chi è in grado di farlo e come? Inoltre il sistema elettorale è pasticciato, favorisce papocchi e vanifica la volontà degli elettori. Gli stessi elettori hanno, nella stragrande maggioranza, la tentazione di disertare le urne, perché tanto non cambierà ugualmente nulla. Quei manipoli che ci andranno sono gli irriducibili dei partiti storici, mentre il restante è costituito da scommettitori, che giocano con la fortuna.
Chi sarà il Mosè che guiderà il popolo liberato dalla schiavitù di chi li teneva in catene? Non ci può essere un Mosè, lo distruggerebbero subito. I bravi, i migliori, i capaci non riescono ad emergere, perché tutti si considerano tali. L’ attuale lotta per il potere impone una sola soluzione: “Mors tua vita mea”.
Ormai siamo come sulla bocca di un vulcano. L’ interno del vulcano incomincia a farsi sentire sempre di più. Potrebbe esplodere da un momento all’ altro e coprire i d’intorni di fiumi di lava, di ceneri e di fuoco.
Tra i fenomeni di spaventosi sconvolgimenti uno dei peggiori è quello dell’ avvento di nuove dittature. Questo si è verificato puntualmente, nel corso del tempo, perché, come afferma un grande :”il sonno della ragione genera mostri”. Lo abbiamo visto all’ inizio del XX° sec. e lo stiamo vedendo all’ inizio del XXI°. Anche le date corrispondono: il 1922 con il Fascismo e il 2022 con il neo Zarismo di Putin. Non parliamo, poi, di altri regimi assolutistici palesi o velati, che allignano sia ad oriente che a occidente, sia in Europa, in Asia, in America che in Africa, dovunque. Un capoccia spietato riesce sempre ad imporsi tra tanti altri, che, più che il potere, l’ ordine, la sicurezza e il bene dei cittadini, aspirano a riempirsi le tasche, favorendo l’ ascesa di potenziali dittatori
Ma se il sonno della ragione continua, i mostri fanno quello che vogliono. Chi può arrestare questo processo involutivo? Noi, naturalmente, altrimenti chi? L’ eroe che viene a salvarti sei sempre tu, recita un’antica massima. Il momento opportuno è quello del voto. È lì che bisogna tirar diritto, non ascoltando il canto delle sirene o spazzando via schede e urne. Siamo ad un bivio. Attenti a quale strada prendere. Non andiamo alla cieca. I segni ci sono. I vulcani dentro di noi li danno.
Pino Pompilio

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