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Tra conferme e smentite, e qualche inspiegabile cambio di casacca, parte ufficialmente la campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale. Che dire! Sarà un mese di comunicati che spiegano quale sia il proprio programma e perché hanno deciso di metterci la faccia. Sono sei i contendenti alla successione di Giovanni Paniccia, alcuni dei quali scontati in quanto già da mesi avevano iniziato la loro personale battaglia, fatta di accuse e dei motivi che li avevano convinti a scendere in campo. Come se non lo sapessimo! Ci resta difficile rimanere neutrali di fronte a certi sconfinamenti di personaggi fino a ieri portabandiera di una destra frammentata, oggi strenui difensori di personaggi che in passato hanno abbracciato idee che vanno dal centro democristiano alla sinistra storica.

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Unica  novità è rappresentata dal Movimento 5 Stelle che presenta Paolo Pacifici come sindaco ed è formata da 16 candidati, se si esclude il solo Pacifici, tutti estranei alla politica. Ci dispiace soltanto di non poter approfondire la loro conoscenza, ma si sa usano altri canali che non sono quelli della carta stampata o dei giornali Online. Una decisione che certamente non condividiamo ma che rispettiamo fino in fondo.

Candidato a sindaco Paolo PACIFICI      mov. 5 stelle

 ABBATTISTA Rosanna
ANDRACCHIO Salvatore
ANTONELLI Alessandro
CONTI Christian
DELL’ UOMO Stefano
DI SANTO Stefano
FIORINI Patrizia
GENTILI Luigi
MATTIA Fabio Massimo
ORZILLI Fabio
PARCHETTI Cristina
PARRONE Giuseppe
PERA Concetta
TONDI Roberta
USPI Martina
VITALE Giuseppina

Altro candidato è il dott. Salvatore Genovese che con le sue liste civiche, sotto il nome di l’Alternativa, una rosa e l’altra blu, ha faticato per racimolare 32 cittadini zagarolesi che hanno ancora fiducia in chi non ha certamente brillato per la sua presenza nelle passate legislazioni, quando aveva addirittura un simbolo vincente come quello di Forza Italia, allora sulla cresta dell’onda. In molti si chiedono se ce la farà ad essere, almeno lui eletto, e se sì, chi appoggerà in un eventuale ballottaggio del 14 giugno?

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DI FUSCO Valter
D’AMICO Valerio
PIZZI Lucio
IACONO Patrick
FARINA Andrea
BELLI Marco
PALMIERO Prisco
BRUNI Angelo
BIMONTE Gerardo
PETRASSI Mario
BOCCACCI Roberta
GIORDANI Anna Rita
PAGLIAROLI Elisabetta
IMBRIA Adrana
LIMISSI Pamela
USPI Antonella

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    MEMBRI ALTERNATIVA IN ROSA

SATTA Maria Stella         MANDINI Anna Maria
BRACCIALI Silvia            MURDOCCA Simona
CARROZZO Roberta       ALZANATI Alì Fadel
TRANI Donatella             SCOCOZZA Cosimo
RONCHI Cristina             PROIETTI PANZINI Bruno
MASELLI Sonia                LORETI Andrea
CANINI Tamara                FUNARI Davide
TROCCHI Elisabetta        PETRASSI Alessio

Ecco riapparire, all’orizzonte della politica zagarolese, il Don Chisciotte per antonomasia. Quel Mario Procaccini che in passato ha dato del filo da torcere alle varie amministrazioni Gabine. Una lista certamente non etichettata che ha raggruppato chi la pensa come lui. Anche se francamente non conosciamo quale sia il suo pensiero né tantomeno il suo programma. Si sa solo, come va dicendo sia su FB che in altri siti, che lui rappresenta la vera opposizione. Allora avanti tutta , anche se i sondaggio non lo accreditano di nessun rappresentante nel prossimo Consiglio Comunale.

procaccini1 LISTA MARIO PROCACCINI

MAZZA Emanuela
LIGORI Eleonora
CIALONI Elisabetta
STIRPE Sabrina
D’ADDERIO Valeria Evita
MANGIAPELO Serena
GIORDANI Fabiola
DA CRUZ SMERALDO Eleonora
DE ANGELIS Damiano
GHEZZI Gabriele
RANIERI Emanuele
REALE Antonio
TASSI Massimiliano
LANNINI Maurizio
DE SANO David
PIZZUTI Marco

Chi invece è sicuro di andare almeno al ballottaggio (sempre se ci sarà) è Giacomo Vernini, l’assessore dell’ Amministrazione Paniccia, che ha come santo protettore Edoardo Calzoletti e che ultimamente si è reso protagonista, insieme a Maurizio Colabucci di una querelle col sindaco Paniccia e con il PD che si è conclusa con la revoca delle deleghe (sia la sua che quella di Colabucci) con una motivazione alquanto strana.Si dice che con la loro scesa in campo si è di fatto chiusa la collaborazione con chi ha deciso di proseguire sulla stessa politica attualmente in essere, anche se con un candidato diverso. Segno evidente che quella sbandierata presa di posizione di Giovanni Paniccia nei confronti del PD e dell’On.le Daniele Leodori è rientrata o era tutta una mossa per far uscire allo scoperto gli eventuali futuri oppositori.  Tre le liste che lo appoggiano, la sua Zagarolo nel cuore e quelle di Alleanza Popolare che dal simbolo richiama una certa destra, e Valle Martella Tricolore. Una lista questa che dovrà vedersela con quella macchina da guerra messa su da Vittorio Caratelli.

 

Ma il trio Calzoletti, Vernini e Colabucci dovrà accontentarsi solo delle briciole, visto che la macchina da guerra “martellana” è riuscita a convogliare attorno all’ex comandante della Polizia Locale Aniello Nunziata, tante di quelle adesioni che lo accreditano se non come vincitore almeno come candidato al ballottaggio. E se ci sarà ballottaggio, si giocherà tutto sulle alleanze. Alleanze che sono una vera e propria incognita visto che non tutti gli altri candidati delle liste presenti al primo turno sono disposti ad appoggiare Nunziata, non tanto per lui ma per minestrone di ideologie che fino a ieri hanno caratterizzato questo o quel candidato delle liste che lo appoggiano. Si vociferava addirittura che, vista la presunta incompatibilità (crediamo che sia stata usata ad arte) di Nunziata, qualcuno aveva offerto ad un candidato “senza fissa dimora” proprio il posto da sindaco. Sicuramente un’offerta più che personale fatta senza interpellare gli altri, soprattutto quel Vittorio Caratelli che da mesi con la sua Uraz sta facendo fiamme e fuoco sparando a raffica su tutti.

 

Abbiamo lasciato per ultimo il candidato del Pd e di altre liste collegate, il dottor Lorenzo Piazzai accreditato come vincente addirittura al primo turno. Come al solito Daniele Leodori non si smentisce. Da buon tessitore ha tirato fuori dal cilindro e restaurato un candidato di tutto rispetto. Anche se dovrà far digerire ad un elettorato sempre più spostato al Centro, un candidato della sinistra più che mai convinta che solo loro sono nel giusto. Riuscirà il veterinario a dirigere un “Caravan serraglio” come quello che lo appoggia? Costituito sì da animali di razza ma che troppo spesso dimenticano le origini per cercare di riciclarsi per restare in auge. Ed ecco quindi una lista socialista con Enrico Saracini in prima posizione e che ospita quel Michelino Conte, candidato in pectore sindaco di varie liste e, che abbandonata ogni velleità, si è auto ridimensionato e se verrà eletto, cosa molto difficile, dovrà assecondare la politica di Piazzai. Lui che si è battuto fino in fondo per avere il simbolo di Forza Italia, anche se oggi non rappresenta più il nuovo che avanza. Piazzai avrà anche l’appoggio dei fratelli Bonini. Emuli del detto “che sa da fa pe’ campà” dovranno spiegare e convincere gli elettori del loro scavalcamento a sinistra. Altro personaggio di spicco è Marco Panzironi che è stato uno dei primi ad accettare di presentarsi con il candidato espresso da Leodori e dal PD. Avrà un piano ben preciso o è solo la voglia di essere eletto e semmai avere qualche incarico che potrà gestire insieme al “Casaleggio nostrano” come viene chiamato il suo socio in affari?

Questo il quadro che si delinea all’orizzonte, le prossime quattro settimane saranno cruciali. Ed in base al loro programma i cittadini di Zagarolo potranno scegliere sia il Primo Cittadino che i sedici consiglieri che formeranno la compagine che governerà il paese per i prossimi cinque anni.

Antonio Gamboni

 

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