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E’ di questi giorni la notizia che il nostro Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha deciso di cancellare dal Servizio Sanitario pubblico ben 230 prestazioni che prima venivano elargite gratuitamente o con solo il pagamento del ticket a chi ne aveva necessità.

Queste prestazioni, quindi, saranno fuori portata anche di coloro che hanno esenzioni per motivi vari (invalidità, malattie invalidanti o croniche, reddito basso). Tra queste prestazioni ci sono sistemi di indagine quali TAC, PET, Risonanza magnetica e altre che sono fondamentali per la diagnosi precoce di malattie devastanti.

Sono sicuro che i padri della nostra Costituzione si staranno rivoltando nelle loro tombe soprattutto considerando che Zingaretti che i “nostri amici” (scusate la battuta!!!) Rodolfo Lena e Daniele Leodori provengono da quella che dovrebbe essere la sinistra italica e dovrebbero essere uomini di sinistra.

I nostri “amici” conoscono la Costituzione? Consiglio loro di rileggerla specialmente l’articolo 32 che cita testualmente:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Tra le prestazioni che sono state cancellate ci sono anche alcune indispensabili per formulare una giusta diagnosi. Gli estensori di tali disposizioni se la prendono anche con i medici di base che vengono responsabilizzati, e quindi pagheranno di tasca propria, se prescrivono una delle 230 prestazioni cancellate.

Da una parte si risparmia e dall’altra si spendono soldi, come stiamo dicendo da tempo, per quelle Case della Salute che fagociteranno ben 150 milioni di euro per poi chiuderle come è avvenuto per Palombara Sabina e Ladispoli.

E non è tutto! Apprendiamo che da dicembre è stato nominato il nuovo Direttore Generale della nostra Asl RMG o Roma 5 come viene chiamata oggi, un certo Vitaliano De Salazar (che ha avuto ed ha più incarichi che anni) assurto alle cronache in quanto condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento di diversi milioni di Euro per gravi danni erariali.

Benché condannato seguita a ricoprire quell’incarico che va considerato più politico che di competenza del settore. Insomma qualcosa non quadra ed a pagarne le conseguenza saremo sempre noi a cui vengono chiesti soldi per delle cure che la Costituzione afferma debbano essere gratuite.

Antonio Gamboni

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