Rete delle Reti: Protocollo d’intesa nazionale delle biblioteche italiane
Il Consorzio SBCR sottoscrive il protocollo d’intesa
Oggi è stato sottoscritto il protocollo d’intesa “Rete delle Reti”, che si propone di massimizzare la cooperazione tra reti di biblioteche, mettendo in comune idee, processi, funzioni e strumenti.
Condivisione e circolazione di conoscenze e competenze, ideazione di nuovi progetti – nazionali ed europei – su vasta scala, gestione di big data di settore: queste solo alcune delle molteplici finalità che il progetto intende perseguire. Un approccio proattivo e dinamico per far fronte al cambiamento del modello, ormai obsoleto, di biblioteca pubblica a vantaggio di quello, ben più attraente e funzionale, di hub comunitario.
Ciò grazie a strumenti operativi sviluppati nel tempo e messi a disposizione di tutte le reti italiane partecipanti al progetto. Tra essi piattaforme di e-commerce e di informazione territoriale per le biblioteche, strategie di comunicazione digitale per promuovere la lettura e sostenere le biblioteche, spazi per condivisioni progettuali e studi di settore.
In quest’ottica il Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani ha già adottato il modello “Cafèlib”, piattaforma di gestione centralizzata della navigazione internet e wi-fi in biblioteca, attivandola in via sperimentale in quattro sedi.
Una trentina le reti firmatarie del Protocollo costitutivo della Rete dalla RBBG Bergamo al Sistema Bibliotecario Provinciale Padovano, dal Sistema Bibliotecario Urbano Comune di Fano al Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, dal Sistema Bibliotecario Urbano Comune di Torino fino al BANT Biblioteche Associate Novarese e Ticino, Brianza Biblioteche, che coinvolgono complessivamente oltre dodici milioni di abitanti e più di mille trecento biblioteche.
«Posso con orgoglio affermare che il Consorzio SBCR, promuovendo tra i primi questo processo, fa dei Castelli Romani un territorio di sperimentazione e innovazione non solo sul versante culturale – dichiara il Presidente, Giuseppe De Righi – la Rete delle Reti infatti, potrà essere soprattutto un presidio della democrazia, consentendo a tutti i cittadini l’accesso all’informazione e la possibilità di formazione anche personale. Ci avviamo decisamente verso un’interpretazione del tutto contemporanea del ruolo delle biblioteche.»