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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO A PROPOSITO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ZAGAROLO

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Foto Franco Pinci

Egregio Direttore,
ho letto con un certo interesse l’articolo che è stato pubblicato sul primo Consiglio Comunale di Zagarolo. Non me ne voglia ma l’ho trovato alquanto carente di giuste informazioni. E’ colpa del poco tempo a disposizione per poterlo pubblicare o perché non ha voluto scendere in particolari per non farsi nemici o essere accusato di strizzare l’occhio alla Maggioranza? Alcuni giorni fa ho letto su FB quanto postato da una lettrice : Addossare la colpa ad altri o denigrarli per le loro scelte …. per mascherare le proprie INCAPACITA’ è l’azione più disonesta che possa esistere …..!!! La trovo appropriata a quello che è successo ieri sera. Sono nato e vissuto ( eccetto quando il lavoro mi ha portato lontano dal mio paese) a Zagarolo e bene o male conosco personalmente tutti quelli che siedono in Consiglio Comunale, sia in Maggioranza che in Minoranza. Sono rimasto alquanto basito dal comportamento di chi ha voluto mettere in difficoltà, una ragazza di 29 anni che, in virtù delle preferenze ottenute, è stata incaricata di presiedere questo primo Consiglio. Eppure chi si è reso responsabile di questa caduta di stile era candidato a sindaco. Figuriamoci che cosa avrebbe combinato se veniva eletto. Credo che in ogni piazza avrebbe eretto forche per chi non la pensava come lui. Lo stesso che è uscito dall’aula dopo che il nominato presidente del Consiglio Comunale, come se fosse stato investito dal Padreterno, in maniera autoritaria non ha dato la parola a chi aveva qualcosa da dire. Forse sarebbe bene spiegare al neo presidente che la sua è una carica super partes e che quindi deve dimenticare per 5 anni di essere espressione di una parte dell’elettorato. Un comportamento che ha indignato l’ Opposizione che ha colto la palla al balzo per uscire dall’aula consigliare. Ed è qui che si è verificato quell’ episodio increscioso di un Consigliere che ha mostrato il dito medio a significare qualcosa che tutti noi sappiamo vuol dire. Ecco cosa manca alla sua cronaca. E spero che il prossimo consiglio comunale, che si preannuncia al fumicotone sia più esaustivo.
Lettera firmata

Caro S.C.
Preferisco non mettere per esteso il tuo nome, come pure ho preferito non scrivere gli autori degli episodi da te riferiti. Le mie condizioni non mi permettono di partecipare a certi appuntamenti è quindi logico che rimanga sul generico nell’attesa che qualcuno, come te, assumendosi tutte le responsabilità, punti il dito contro questo o quello!
Antonio Gamboni

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