Sharing is caring!

LA COMMISSIONE DEL CENTRO REGIONALE SANGUE HA DATO L’OK

DSC04643

Clima più sereno e maggiore cameratismo e allegria tra i donatori dell’Associazione Do.Sa.Vo..L’esame da parte della Commissione del Centro Regionale Sangue dei locali in cui avvengono i prelievi è risultato positivo. Solo una lieve imperfezione per quanto riguarda la privacy, per il resto tutto a posto.

Medici dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, personale tecnico e paramedico, Presidente dell’Associazione e donatori mostravano di avere serenità, maggiore determinazione nell’assolvere ciascuno i loro compiti e anche tanto allegro dinamismo.

DSC04642

La donazione, già di per se è una festa, figuriamoci, però, se fosse avvenuta con una spada di Damocle sulla testa. Invece tutt’altra aria. E non solo quella bella, tipica di una domenica di un caldo e splendido sole di luglio.

E’ tempo di ferie, di vacanze, di voglia di evadere dalla solita routine di tutti i giorni e dei mesi grigi e freddi dell’anno.

Il 10 luglio è stato un giorno piuttosto ordinato e fruttuoso. I volontari non hanno creato nessun ingorgo, né lunghe file di attesa. Gli 80 volontari, che  si sono presentati hanno avuto la possibilità di essere visitati nei  “tre studi medici” allestiti per l’occasione ed essere, inoltre, dotati delle proprie  “nella postazione etichette”.

DSC04638

Più comodi e funzionali i nuovi lettini. Così, nel corso della mattinata, senza alcuna fretta, né ritardi sono state raccolte 63 sacche di sangue.

Quando i volontari, che devono presentarsi digiuni e perfettamente in salute, hanno fatto il loro dono, meritano di rimettersi in forma, mangiando un panino, accompagnato, magari, da un buon bicchiere di vino rosso o bevendo un caffè o consumando altre cose buone.

Ad un tavolo abbiamo visto seduti il dott: Gglielmo Trua, responsabile delle donazioni di sangue, il Presidente della Do.Sa.Vo. Ernesto Moriero e dei donatori. Che bellezza!  Tutti insieme, proprio come vecchi amici. Questa è vera “democrazia”, abbiamo detto. “Non ci sono distanze tra l’uno e l’altro”. Sorprendente la risposta di un donatore: ” Questo è possibile, perché ciò che ci unisce è l’avere in comune lo stesso ideale: donare il nostro sangue e senza sapere a chi”.

 

Pino Pompilio

 

Comments

comments