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     La Do.Sa.Vo. non raccoglie solo sangue, ora a cadenza mensile, ma effettua anche interventi mirati in caso di primo soccorso. Tecniche particolari di massaggi e di respirazione, in più l’ausilio del defibrillatore, sono determinanti a salvare vite umane.

Il Prof. Luigi Zulli, che ha alle spalle una lunga esperienza al Pronto Soccorso dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, e il Direttore e il Docente dei corsi di primo soccorso. Chi li frequenta sa che non sono facili, perché molto impegnativi ed estremamente rigorosi.

Non è uno scherzo avere a che fare con una persona cui si è fermato il cuore. Rimetterlo in moto è questione di tempestività e di un’abile e attenta professionalità di operazioni da compiere.

Ma non finiscono qui le imprese dei volontari della Do.Sa.Vo.. Il giorno dopo, domenica 26, sempre al Centro Anziani giornata piena per il prelievo del sangue. 93 le sacche su 110 visitati. A ottobre ne sono state totalizzate, invece, 108.

Le sorprese, in tali giorni, non finiscono mai. Una delle più recenti è stata quella di una simpatica coppia di Zagarolo, venuta insieme alla figlioletta, fiera di avere mamma e papà donatori. Abbiamo raccolto anche le dichiarazioni degli autisti delle ambulanze del Centro Trasfusionale, soddisfatti dell’accogliente e confortevole ambiente di San Cesareo. Qui vengono volentieri e vorrebbero fare di più per rendere rapido, agevole e soddisfacente per tutti il servizio.

Il 2017 si concluderà con la donazione del 17 dicembre. Per gli antichi Romani il 17 risultava composto da numeri che formano la parola VIXI (6 + 11= 17) . Significa in italiano “vissi”, cioè non vivo più e quindi sono morto. Che iella! Nel nostro caso, invece, il 17 è una data importante, una garanzia per la vita.

P.S. Impressioni di Martina, una dei magnifici sette che ha frequentato il corso di sabato 25, Martina è una ragazza speciale: studia all’università, suona nella Banda Musicale Giovanni Pierluigi da Palestrina ed è una donatrice generosa e puntuale.

“Il corso è organizzato molto bene, il Prof. Zulli è molto preparato ed usa un linguaggio conciso, diretto facile da ricordare, accessibile a tutti. Ci ha reso sempre attivi e partecipi, mettendoci in difficoltà con prove pratiche su simulazioni di casi estremi per vedere la nostra reattività finché ognuno di noi è stato padrone della tecnica non facendo errori. Sono andata via con la certezza di avere imparato qualcosa e con la sicurezza di saper reagire in caso di emergenza. Secondo me dovrebbero farlo tutti un corso così perché la maggior parte delle emergenze succedono in casa e penso che sia un dovere anche verso se stessi sapere certe cose, io ora mi sento molto più tranquilla. Mi è capitato a volte, in treno, di assistere a malori e non sapere cosa fare, sentirsi impotenti, è veramente brutto e poiché il corso è veramente accessibile a tutti sia come linguaggio che come pratica, pur essendo impegnativo, lo consiglio a tutti. Le ore spese sabato sono uno dei migliori investimenti che abbia potuto fare.”

Pino Pompilio  

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