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ANNO SCOLASTICO 2016/2017 – PARTENZA E NAVIGAZIONE, DA AVVENTURA

comune-san-cesareoL’anno scolastico 2016/2017 ha avuto inizio giovedì 15 settembre, giorno di celebrazione della Madonna Addolorata. Questa coincidenza è “azzeccata”, considerati i misteri dolorosi della Scuola Italiana. E San Cesareo ne fa parte. Nei primi giorni gli alunni della Scuola dell’Infanzia (asilo), della Primaria (elementari) e della Secondaria di primo grado (medie) non hanno avuto un orario né pieno e né regolare. A volte entravano più tardi e uscivano prima.

Le mense neppure a parlarne. Sono state aperte lunedì, 3 ottobre. Con la novità di quest’anno, poi, è un vero rebus. Il tutto è partito dalla sentenza di un Tribunale del Piemonte, che consente un’alternativa al pasto fornito dalle mense scolastiche. Chi non può se lo può portare da casa.

Le polemiche, come sempre, non sono mancate, nè tuttora sono placate. Ma, sorvoliamo. Il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di San Cesareo, Prof.ssa Claudia Lupi, ha optato per una libera scelta da parte dei genitori: se accedere normalmente alla mensa scolastica, se andare a pranzo a casa, ovviamente accompagnati da mamma o da papà o se provvedere con il fai da te. Ma con riserva.

Lunedì, 3 ottobre, a verificare quanto disposto dalla Presidenza in sintonia con il Comune, con l’Assessore ai servizi scolastici, Alessandra Sabelli, è andata la Vice Preside, Prof.ssa Maria Cristina Granati. La Vice ha riscontrato, al primo turno, che tutto funzionava regolarmente: gli alunni che ne hanno fatto richiesta erano a mensa e non si è visto nessuno con il pranzo al sacco. Così è stato per il secondo turno e per il giorno successivo.

Per la scuola e per il Comune nessun allarmismo, né inconvenienti preoccupanti da affrontare nel campo della ristorazione, coperto da leggi tuttora vigenti e non facilmente eludibili.

Questo, tuttavia, non è il solo problema delle scuole. Ce ne sono altri di maggiore entità. Sono quelli che riguardano le aule, i docenti in genere, il personale, gli uffici, le attrezzature didattiche, gli spazi aperti per gli svaghi e quant’altro è necessario come e più del pane.

Il plesso staccato della ex 167, a Colle Noce, per bambini della Scuola dell’Infanzia non a tempo pieno, è più o meno a posto. Le dolenti note sono più che per la Rodari (asilo), per la Primaria e maggiormente per la Cesare Pavese (media).

Per questa scuola, genitori, professori e anche alunni di buona volontà e disponibilità si sono dati da fare, nel corso dell’estate, per la ripulitura e la tinteggiature delle aule.

Con i proventi della 1^ Festa Scolastica, il Prof. Michele Aurnia ha completato la dotazione per ciascuna delle 21 aule di un televisore e di un p.c .

Gli italiani sono un popolo abituato da sempre ad arrangiarsi. Non molla facilmente. C’è sempre qualcuno che riesce a trovare buone soluzioni. Però, se si dà uno sguardo all’insieme, anche dall’esterno, si capisce che l’arte di arrangiarsi è alle corde.

Intorno agli edifici scolastici delle elementari e delle medie, sono evidenti i containers, ossia i cosiddetti moduli, adibiti ad aule e a locali scolastici. Non bastano, né sono il top. A quando la ripresa dei lavori dell’ormai rudere della nuova scuola media?  Dal sito del Comune si è venuti a conoscenza, in questi giorni, che, a breve, si provvederà alla messa in sicurezza del piano terra e al completamento del primo piano. Questi saranno pronti non per quest’anno, pensiamo noi, ma per quello prossimo.

Il “male oscuro” della scuola (Montale) non finisce ovviamente qui. Sarebbe lungo l’elenco di ciò che manca e di ciò che non va. Il fenomeno non è relativo all’anno scolastico in corso, ma è vecchio di secoli. Renzi, Berlusconi, D’Alema, Prodi e altri leader di governo non sono riusciti a cambiare il sistema, che va sempre di più in malora. Non c’è da meravigliarsi più di tanto. Però che pena!

                                                                                                         Pino Pompilio   

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