SAN CESAREO CELEBRA IL 98° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLA 1^ GUERRA MONDIALE
PER LA PRIMA VOLTA GLI ALUNNI DELLE SCUOLE ONORANO I CADUTI DI SAN CESAREO
Venerdì 4 novembre, ore 11 cerimonia di commemorazione delle vittime delle guerre al monumento dei caduti di San Cesareo. Questa volta nessun rinvio. Il 4 novembre è la data giusta e il 4 novembre è stata posta la corona d’alloro dal Primo cittadino, Pietro Panzironi. Presenti le autorità religiose, civili, militari, l’Associazione Nazionale Carabinieri, la Protezione Civile, del Centro Anziani, rappresentanti di altre Associazioni, parenti dei caduti, tantissimi cittadini e, per la prima volta, gli alunni delle scuole.
Un semplice manifesto, senza fronzoli retorici, ha annunciato l’evento. Il tempo è stato propizio. Il sole splendeva nel cielo, mentre gli squilli di tromba e le note dell’inno nazionale accendevano gli animi di commozione.
Il luogotenente Antimo De Pasquale, ha dato il comando dell’alzabandiera, del saluto ai caduti e dei momenti essenziali del sacro rito. Giuliana Cipriani ha letto i nomi dei caduti.
La benedizione è stata impartita dal Vice Parroco, don Marco, assistito dal diacono Alberto. Il Sindaco ha pronunciato il discorso commemorativo e ringraziato gli ospiti. Tra questi rappresentanti della Guardia di Finanza e il Generale dei Carabinieri Pirrera.
Da tutti è stata apprezzata la partecipazione dei ragazzi delle scuole. Ognuno con una bandierina tricolore in mano. Hanno cantato in coro l’inno del Mameli. Una classe, accompagnata dalla maestra, è andata ai piedi del monumento e ha ringraziato chi è caduto sacrificando la propria vita per assicurare a noi pace e libertà.
Una maestra ci ha detto che è stato spiegato ai piccoli alunni cosa andavano a fare il 4 novembre al monumento. Si sono interessati moltissimo. Lo si è visto dal loro comportamento per tutta la durata della cerimonia.
Ma non erano tutti gli alunni delle scuole, solo alcune classi della primaria. Se ci fossero stati tutti, insieme a maestri e professori, avrebbero riempito piazza Giulio Cesare. E’ sicuramente un fatto positivo la loro presenza, però ciò che conta maggiormente è imparare la storia e i suoi valori direttamente coinvolgendoli, non nel chiuso di un’aula, sui libri, su semplici racconti. Solo teorie, a volte imposte, sono molto meno efficaci di esperienze vissute.
Pino Pompilio