SAN CESAREO: DA PRIMATO LA DONAZIONE DEL 3 MAGGIO, 106 SACCHE DI SANGUE
Nei nostri servizi abbiamo sempre evidenziato che l’Associazione DO.SA.VO. di San Cesareo ha sempre registrato, in ogni donazione, un crescendo di nuovi volontari, per lo più giovani. Di questo passo e su questo piano la DO.SA.VO. non avrebbe mai affrontato difficoltà di carenza di materia prima, il sangue.
Anche domenica, 3 maggio, all’appuntamento si sono presentati 135 volontari.
E non si è voluto troppo pubblicizzare la donazione, altrimenti si rischiava la rissa. 106 sacche, dopo la visita e la selezione dell’equipe medica, sono un bel risultato. Abbiamo posto ad alcuni donatori ed al dottor Guglielmo Trua se gli ospedali della Regione Lazio hanno raggiunto la compensazione su la domanda e l’offerta di sangue.
“No” ha risposto il capo dell’equipe medica: “ il GAP del fabbisogno di sangue è salito dal 25% al 45%”.
“Questo perché?”
“Perché alle più di mille Associazioni di Donatori nel Lazio la nuova normativa europea, in vigore da gennaio di quest’anno, ha creato grosse difficoltà modificando il tradizionale sistema della donazione. Troppe regole, troppe limitazioni, troppi condizionamenti. E’ vero che lo si fa per la sicurezza sia dei donatori e sia per coloro cui, quel sangue verrà destinato. Ma non sono solo queste le cause del forte divario tra domanda e offerta”.
“Se il sangue manca e in gran quantità, occorre comprarlo e dove?”
“Nelle regioni italiane del nord, più avanzate in materia di donazioni, oppure dall’estero”.
Il dottor Trua afferma che il sangue dei donatori locali, clinicamente è a posto. E poi, oltre a costituire una fonte pressoché inesauribile, Associazioni e Donatori sono un bene per tutti da diversi punti di vista: promuovere la cultura del sociale nelle scuole, elevare il livello di sensibilità nei cittadini e continuare con un rito diventato ormai una sagra, quello di essere utili a salvare vite umane.
Evitiamo di disperdere questo prezioso patrimonio di autentica civiltà. Lo Stato e la Regione, pur rispettando le normative della UE, invece di imporle solo alle Associazioni, le rendano più attuabili e meno repressive, con interventi mirati a salvare realtà meravigliose. Questo è possibile. Basta volerlo.
Pino Pompilio