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Oltre duemila persone hanno risposto all’ appello del  nostro Vescovo Sigalini

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Quante emozioni ieri per la Festa Diocesana della Famiglia tenutasi a San Cesareo, peccato, però, che i sancesareesi non se ne siano accorti.

La festa è stata aperta dall’intervento del giornalista e scrittore Mario Adinolfi che ha condiviso considerazioni a sostegno della famiglia naturale e soprattutto del principio, apparentemente banale, che i figli nascono da un uomo e una donna.

“L’organizzazione commerciale che gira attorno al business della donazioni ovuli, utero in affitto, spermatozoi mescolati – ha voluto ribadire –  impediscono al bambino/a, una volta nati, di sapere chi è il vero padre e chi la madre. Se capitano poi in una famiglia composta da genitori dello stesso sesso, potrà al massimo avere genitore n. 1 e genitore n. 2. Non si può rendere naturale con una norma di diritto una cosa che non segue norme di natura.

L’uomo non può e non deve sostituirsi alla creazione naturale perché poi se tutto si riduce al commercio e alla produzione, può succedere, come negli oggetti, che ciò che esce ‘fallato’ va eliminato”. Ci ha esortato infine ad alzarci in piedi e difendere la famiglia intesa nella sua versione naturale come ce l ‘hanno sempre tramandata i nostri genitori e i nostri nonni e i nostri avi, fino ad oggi.

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Poi, alla presenza dei sindaci di San Cesareo, San Vito Romano e di Olevano Romano e di autorità civili e militari, sul palco tutti i parroci ed i sacerdoti della Diocesi hanno officiato la S. Messa insieme al vescovo Mons. Domenico Sigalini, ispiratore dell’iniziativa e che lo ha visto partecipe fino alla fine della giornata.

E’ stato presente durante il pranzo, nell’animazione, intrattenendosi in mezzo alla Comunità, fino allo spettacolo musicale dei “Settanta Volte Sette”, che si è rivelato un’apoteosi mentre in molti pensavano di assistere ad uno dei soliti spettacoli musicali!!!

Hanno iniziato con una serie di pezzi famosi della Disco Music per poi passare tra toccanti riflessioni e testimonianze personali, a canzoni di livello e di significato degli U2, Michael Jackson, Liga e perfino canzoni dei Modà.

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“Canzoni che sento distrattamente alla radio – ci ha dichiarato l’ assessore Massimo Mattogno – ma che solo grazie alle riflessioni dei membri del complesso, ora apprezzo veramente. Hanno coinvolto tutti e tutti a ballare e battere le mani, per una volta sereni e contenti di appartenere alla stessa famiglia creata da Cristo, che ci perdona Settanta Volte Sette. Solo adesso ho capito perché hanno voluto chiamarsi così ”.

Alla fine la benedizione del Vescovo, i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della festa e un ringraziamento particolare alle Parrocchie di San Giuseppe e della Madonna della Fiducia, e a tutti i volontari: ragazzi, uomini e donne che hanno lavorato con entusiasmo e passione. Ancora la Pro Loco, la Protezione Civile, la CRI, il personale comunale e naturalmente la Diocesi di Palestrina ed il suo staff con in testa il nostro Vescovo Domenico Sigalini.

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Tra le campane che suonavano a festa, siamo andati a casa tutti più contenti, ma soprattutto con qualcosa in più dentro… che ci ha resi migliori.

                                                                                              Antonio Gamboni

 (Foto di Serenella Loreti)

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