SAN CESAREO: GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA DONAZIONE DI SANGUE DI DOMENICA
83 I DONI DI BABBO NATALE DEI VOLONTARI DELL’ASSOCIAZIONE DO.SA.VO
“Gli occhi di colui che dona splendono come l’oro”, ha scritto in una sua opera il filosofo tedesco F. Nitzsche. Gli occhi degli oltre cento volontari, che si sono presentati alla donazione di domenica, 17 dicembre 2017, splendevano ancor più dell’oro.
Erano altrettanti Babbo Natale, decisi a preparare un dono assai prezioso, quello del proprio sangue. Nessuna confezione speciale, nessun biglietto di auguri con mittente e destinatario. Solo l’indirizzo del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Il dono sarà una garanzia in caso di SOS, di urgenza di sangue, per salvare una vita. Che magnifico dono! Senza sapere di chi è e senza sapere a chi andrà.
La splendida giornata, anche se un pò freddina, la magica atmosfera del Natale ha contagiato di gioia e di allegria la folla dei volontari, che si alternava a seconda degli arrivi, delle operazioni di prelievo, dei conforts post donazione e delle partenze. Al conteggio finale 83 le sacche di sangue finite nel mezzo di trasporto adibito.
Il personale medico, con il Dott. Guglielmo Trua, il personale infermieristico, quello tecnico e di servizio, insieme al Presidente della Do.Sa.Vo., Ernesto Moriero e componenti del Direttivo, al Commissario del Centro Anziani, Pierino Duca, hanno ricevuto la visita del Sindaco, Pietro Panzironi.
Una piccola stella di natale è stato il simbolo, che ha unito, in una foto ricordo, molti degli attori di un atto fantastico, interpretato dal vivo e in diretta, sul palcoscenico dei locali del Centro Anziani. Un’interpretazione originale, in quanto attori e pubblico, tutti insieme, hanno recitato “la commedia della solidarietà”.
Non è calato il sipario. Del resto, non c’è una fine, ma solo il trasferimento del palcoscenico: dal Centro Anziani all’Ospedale, dove su altri lettini sono in attesa pazienti, la cui vita è legata ad un dono, un dono che con o senza Babbo Natale si ripeterà ancora il prossimo anno e per i prossimi dodici mesi.
Pino Pompilio
