SAN CESAREO IX° ANNIVERSARIO DELL’EROICO SACRIFICIO DI ROBERTO SUTERA UN CARABINIERE VERO
Era l’alba del 4 luglio 2007 quando, poco dopo l’uscita dal casello autostradale di Roma, una gazzella dei Carabinieri si schiantava contro il guard rail, precipitando nella parte esterna con gravi danni. Morto il conducente. Era Roberto Sutera. Salvo l’altro carabiniere.
La gazzella stava inseguendo una macchina che non si era fermata all’alt dei militi.
L’Appuntato Sutera e il suo collega erano in forza alla caserma di San Cesareo. Un terremoto la notizia del tragico incidente.
Da allora sono trascorsi nove anni. Immutata la commozione sia dei suoi famigliari, in primis mamma e papà, che dei compagni dell’Arma, come dei cittadini di San Cesareo.
Alla cerimonia istituita in forma solenne nel cortile della caserma, intitolata a Roberto Sutera, hanno preso parte il Generale Salvatore Luongo, il Col. Luciano Magrini, il Cap. Arcangelo Maiello, Il Comandante di Stazione, Maresciallo Daniele Esposito, il Sindaco Pietro Panzironi, gli Assessori Massimo Mattogno e Adriano Bianchi, l’Associazione Nazionale Carabinieri, sezioni di Palestrina e di Zagarolo-San Cesareo.
Ospiti il Comandante della Guardia di Finanza di Frascati, Col. Pastorelli e rappresentanti della Prefettura e della Questura di Roma.
Due le fasi della commemorazione. La mattina la deposizione della corona e la benedizione del monumento al caduto da parte del Cappellano militare, don Donato, il picchetto d’onore e i discorsi di rito. Anche i bambini hanno espresso un pensiero alla memoria di Roberto Sutera.
Il pomeriggio, in chiesa, la santa messa.
Ha celebrato don Marco. Nell’omelia il Vice Parroco ha ritenuto uniti dagli stessi ideali sia le autorità militari, sia quelle civili e sia quelle religiose. Il mondo di oggi non gira come dovrebbe. Sta perdendo sempre di più sul piano della giustizia, della pace, della fratellanza, del rispetto reciproco e verso le istituzioni.
La memoria storica di chi ha dato la vita per questi valori non è soltanto un mero ricordo, ma un concreto esempio a non continuare a sbagliare.
Il Coro dell’Associazione Banda e Coro Comunale ha eseguito vari motivi. Gli animi hanno preso più vigore a rivolgersi con fiducia e amore a Dio, questo grande assente della storia dei nostri giorni.
Pino Pompilio