San Cesareo, Oltre il danno anche la beffa!
Vorrei spendere ancora qualche riga in merito alla situazione drammatica dello smistamento e del ritardo nella consegna della posta. Problema che ormai riguarda tutta l’area.
Per farsi un’idea basta googlare e rendersi conto che siamo costantemente ingannati sulla realtà della situazione.
Voglio ricordare insieme a voi l’inutile diretta televisiva fatta nel vicino comune di Colonna in cui esposto il problema delle giacenze queste automaticamente dopo poco tempo si sono trasformate in multe per i contribuenti che non pagavano le bollette scadute ( bollette naturalmente non recapitate ).
C’è un perchè cari fedeli lettori della notizia2.it, c’e sempre un perchè…
Veniamo al dunque, L’Ad di Poste Italiane Caio si è più volte sbilanciato in quest’ultimo mese con interviste sui maggiori quotidiani economici e portali specializzati ammettendo che l’azienda è in fase di ristrutturazione. L’azienda infatti si occuperà soprattutto di servizi bancari, assicurativi e pagamenti elettronici per abbandonare gradualmente il settore della gestione della corrispondenza tradizionale in favore della più economica e profiqua lettera elettronica firmata digitalmente con marcatura temporale.
In parole povere: Gli uffici postali sono volutamente lasciati soli a se stessi in attesa della muta finale!
Quindi le promesse fatte:
- Ampliamento dell’organico
- celerità nella consegna della corrispondenza.
Sono in realtà specchietti per le allodole.
I Risultati?
Ulteriori riduzioni di personale e affidamento del servizio ad enti estranei che spesso non conoscono la toponomastica né i destinatari, non solo della posta ordinaria, ma anche delle raccomandate che dovrebbero viaggiare su di un binario preferenziale.
Per concludere vi racconto un episodio che ha dell’incredibile ma che ahimè si è verificato.
Circa 15 giorni fa, a San Cesareo è stato messo in cassetta una avviso di mancato recapito di una raccomandata molto importante. L’avviso è stato lasciato perché nessuno era in casa al momento della consegna. Cosa più che falsa in quanto per problemi di salute in quell’abitazione qualcuno è sempre presente.
Ma nell’avviso di giacenza ( vedete la foto ):
si comunica che la raccomandata può essere ritirata, non nell’Ufficio postale di San Cesareo, ma in quello di Roma in Viale Opita Oppio 32/38 . Insomma occorre fare 50 Km tra andata e ritorno per entrare in possesso di qualcosa che si è profumatamente pagato perché venisse consegnata antro breve tempo.
Ai posteri l’ardua sentenza!
Antonio Gamboni