SERVIRE L’UOMO. I VOLTI DELLA MISERICORDIA NELLA CHIESA DEL LAZIO
Una Mostra storico-documentaria all’Archivio di Stato di Roma
Si sta svolgendo a Roma, nella Biblioteca Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma una Mostra storico-documentaria dal titolo “Servire l’uomo. I volti della misericordia nella chiesa del Lazio”.
La Mostra, che é stata aperta il 7 ottobre, é stata organizzata dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio e dalla Conferenza Episcopale del Lazio, Consulta Regionale per i beni culturali ecclesiastici.
I documenti esposti vanno dalla metà del XVI secolo agli anni Trenta del XX, ed intendono esemplificare le diverse forme che ha assunto nel tempo l’opera di misericordia. I documenti provengono da alcuni archivi delle diocesi laziali, in particolare da quelli di Tivoli, Subiaco e Palestrina. Essi, costituiti da Sinodi diocesani, visite pastorali, compagnie e confraternite, Statuti e regolamenti, dimostrano come l’azione caritatevole si sia fin da subito strutturata, dando vita a organizzazioni ed associazioni che operano una capillare e varia assistenza ai bisognosi: dalla cura degli infermi alla sepoltura dei morti, dal sostentamento dei poveri all’accoglienza dei pellegrini, dall’insegnamento della dottrina cristiana al sostegno degli agonizzanti e ai carcerati.
Queste opere di misericordia spirituale e corporale erano più accentuate durante gli anni giubilari. In quegli anni le “Vie Romee” e “Vie Francigene” erano continuamente percorse per andare e tornare da Roma, e l’ultimo pannello della Mostra é proprio dedicato ed evidenziare il percorso dei pellegrini diretti a Roma, dei quali é stato ricostruito anche il tipico abbigliamento.
Le Confraternite si sviluppano nel XVI secolo con lo scopo di diffondere le opere di misericordia spirituale; al tempo stesso si sottolinea la figura del sacerdote che, attraverso la confessione, può assolvere dai peccati e concedere il perdono, ammonire i peccatori e riportarli sulla retta via.
Sette sono i pannelli dedicati alle opere di misericordia spirituale: 1.Consigliare i dubbiosi, 2. Insegnare agli ignoranti, 3. Ammonire i peccatori, 4. Consolare gli afflitti, 5. perdonare le offese, 6. Sopportare pazientemente le persone moleste, 7. Pregare Dio per i vivi e per i morti.
Nella sezione 2 è messo in mostra il Libro di preghiere autografo del Beato Stefano Bellesini, Parroco della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano tra il 1826 e il 1840, proveniente dall’Archivio storico diocesano di Palestrina (Curia. Processi di beatificazione e canonizzazione, Bellesini, unità 12). Sempre dall’Archivio di Palestrina proviene un “Attestato di assoluzione dai peccati” del 1702 (Curia. Confessori e predicatori, Patenti, n. 1, interno 2), inserito nella sezione 5.
Alcune opere di misericordia corporale hanno favorito la nascita di ospizi-ospedali, destinati prima a ricoveri di pellegrini e viandanti, e poi trasformatisi in luoghi di cura per i malati. Le confraternite si occuparono anche del sostentamento dei bisognosi e dei poveri, istituendo così i Monti Frumentari che avevano lo scopo di prestare piccole quantità di grano ai contadini che lo seminavano con l’impegno di restituirlo a mietitura avvenuta.
Altri opere di misericordia corporale sono dedicati altri sette pannelli: 1. dar da mangiare agli affamati, 2. Dar da bere agli assetati, 3. Vestire gli ignudi, 4. Alloggiare i pellegrini, 5. Visitare gli infermi, 6. Visitare i carcerati, 7. Seppellire i defunti.
Nella sezione 5, lo Statuto della Compagnia del SS.mo Crocifisso di Palestrina del 1566-68 (Archivio storico diocesano di Palestrina (Compagnia di Sant’Andrea di Palestrina, Statuti, n. 1).
La Mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 28 ottobre.
Angelo Pinci