SIAMO AL QUINTO SABATO DEL MERCATO SETTIMANALE SPOSTATO IN ZONA VILLETTA/SCUOLE – NON CI SONO STATI FORTI CONTESTAZIONI E LAGNANZE, MA QUALCHE AGGIUSTATINA DA FARE C’ È – COME SI PRESENTA ORA È PIÙ UN MERCATINO RIONALE CHE NON UN MERCATO SETTIMANALE – SAN CESAREO È UN PAESE DI FRONTIERA, NON È UN COMUNE DI TIPO TRADIZIONALE COME QUELLI DELL’ INTERLAND – GIÀ DAL VENERDÌ AUMENTA IL TRAFFICO PER COLORO CHE SONO FUORI PER LAVORO E RITORNANO PER IL WEEK END – PER IL FUTURO SERVONO PIANI E OPERE CORAGGIOSE –
Fin dall’ 8 febbraio c.a. il mercato settimanale di San Cesareo è ritornato pressoché dov’era prima e cioè in zona Villetta/Scuole. L’ area attuale va da viale dei Cedri a Via Cantore, partendo dalla Traversa della Cultura. Da qui la zona mercato prosegue in su fino al piazzale delle scuole e del Centro Anziani. Detta zona finisce sul lato sx di Via Giordano Bruno fino alla nuova scuola media, Cesare Pavese.
Le strade per accedere in macchina sono tre: via Cantore, via Trento e via Cesare Battisti. Parcheggi per sostare nei pressi immediati del mercato sono una fortuna trovarli, fatta una lieve eccezione per via Trento, il movimento dei compratori finora non è stato granché. Non lo era neppure un mese fa nella ex Area Co.Tral. Allora si attribuiva Ia scarsa affluenza al traffico caotico della Casilina, alla carenza di parcheggi, al fioccare di multe della Polizia Locale e all’ alternativa che offrono i Centri Commerciali sulla stessa Casilina.
Qui, nella nuova sede, la situazione non ne ha tratto giovamento. Ne hanno beneficiato per lo più i residenti delle strade adiacenti, che costituiscono, poi, il Centro storico del paese. Chi deve venire al Centro, per usufruire del mercato preferisce servirsi dei Centri commerciali lungo la Casilina. Il primo di questi è a Colle La Noce, mentre il secondo poco dopo la rotatoria, che permette di proseguire sulla Casilina, di accedere in piazza Giulio Cesare o di imboccare per via Amendola.
Praticamente il mercato da settimanale, più che grande mercato di alta frequenza collettiva, sembra essere più un mercatino rionale. Staremo a vedere se sarà un successo quando la gente, ma tanta gente, non solo i residenti, prenderà atto dell’attuale “location” e quando ritorneranno le belle stagioni per il mercato settimanale all’ aperto.
Staremo a vedere.
Vogliamo sperare, a questo punto, di pensare ad un mercato che sia in una zona spaziosa e facilmente raggiungibile. San Cesareo deve fare qualche passo avanti. È da prima dell’autonomia che segna il passo. Non ha ancora un suo PRG (Piano Regolatore Generale). Vige ancora quello approvato dalla Regione Lazio nel 1982, quando era Sindaco di Zagarolo-San Cesareo, Antonio Pisa. Dopo l’11 aprile del 1990, quando San Cesareo è diventato Comune autonomo è rimasto legato a Zagarolo con il cordone ombelicale del PRG. Ciò che è stato realizzato si è riusciti a farlo grazie a “Varianti Urbanistiche”. Che altro c’ è stato di nuovo, necessario e relativo rispetto alle attese per lo sviluppo concreto del nuovo Comune?
Ciò che bolle in pentola è ben poca cosa e del resto riguarda realtà già esistenti. Vedi, per esempio, il magazzino della vecchia stazione ferroviaria e la pista pedociclabile, che si vuole realizzare, tra l’altro, sul vecchio passaggio di servitù lungo il tratto che costeggiava la ferrovia fino a dove ora sorge il secondo complesso Commerciale.
Non è meglio costruire una strada con marciapiede che unisca le due rotatorie e semplifichi il traffico? C’è tanto da fare, come si deve e sul serio. E chi ha tempo non aspetti tempo. Non giochiamo solo a chi è il più bravo e fantasioso tra gli Amministratori, ma tutti insieme nel comune sforzo di far crescere e prosperare San Cesareo.
Pino Pompilio