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Roma – L’Atletico Torbellamonaca sta lavorando sodo in vista della prossima stagione, la terza consecutiva in Prima categoria. Gli annunci dei primi acquisti (Vitolo, Forte e De Bernardo) sono stato il primo passo di un club che, nato nel 2009-10, ha sempre messo al primo posto una forte valenza sociale. L’Atletico, infatti, nacque dall’idea di sette amici (Alessio, Danilo, Fabio, Roberto, Patrizio, Pasquale e Marco) che intesero fare qualcosa di importante per il quartiere di Torbellamonaca, troppo spesso contrassegnato da un’immagine negativa. Così nacque una squadra di Terza categoria con diversi ragazzi talentuosi calcisticamente, ma molti dei quali afflitti da grandi problemi nella vita di tutti i giorni. Eppure al primo anno l’Atletico Torbellamonaca centra subito la promozione in Seconda dove rimane per tre stagioni e nell’anno 2012-13 riesce ad approdare in Prima. Intanto nel 2010-11 un altro avvenimento importante segna la storia societaria, vale a dire l’ingresso di Alessandro Macchioni all’interno del club che assieme alla moglie Antonella, prima tifosa dell’Atletico, diventerà una colonna dell’Atletico Torbellamonaca. Oggi la società capitolina conta su una prima squadra maschile, che al terzo anno di Prima categoria proverà a fare il grande salto, e su una femminile di calcio a 5, il Real Atletico Tbm che giocherà nella serie C e che ha catalizzato grande interesse nel corso del tempo. L’Atletico Torbellamonaca non ha mai dimenticato le persone che hanno fatto parte della sua dirigenza e che ora non sono più presenti all’interno di un club che è cresciuto anche grazie al loro contributo e soprattutto non potrà mai dimenticare la figura di due ragazzi, Tiziano Bonocore e Tony Moccia, giovanissimi grandi tifosi della squadra purtroppo scomparsi in maniera prematura in due tragici incidenti stradali. L’anno scorso, a tal proposito, l’Atletico ha organizzato un memorial che quest’anno celebrerà la sua seconda edizione: l’appuntamento è già fissato per il 13 settembre al Panichelli e sarà uno dei momenti cruciali della stagione. Perché lo spirito del club capitolino non è cambiato: al primo posto c’è sempre il valore sociale dello sport, come quando l’Atletico Torbellamonaca ha mandato del materiale di abbigliamento sportivo in Africa o ha partecipato alla campagna contro la Sla. E in questa ottica, infine, va inquadrato il grande sogno del sodalizio capitolino: quello di formare una scuola calcio e un settore giovanile. Al momento la difficoltà riguarda un impianto, magari comunale, dove poter far giocare i ragazzi con la maglia dell’Atletico Torbellamonaca. Chissà se nel futuro (anche) questo sogno potrà divenire realtà.

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