UN GIORNO ALL’INSEGNA DELLA FRATELLANZA E DELLA CULTURA
Il giorno 28 Dicembre 2014,nella splendida cornice della Casa Massonica di San Sepolcro Arezzo in chiusura della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Jacque DeMolay Gran Maestro dei Templari il 1 Convegno sul Tema ” Luoghi e Simbologia Templare nell’Alta Valle del Tevere.Il convegno e’ stato organizzato dagli Advisor dell’Ordine del Demolay Italia Dante Moretti e Marco Giramondi.
Relatore del Convegno l’Ing.Giovanni Tomassini che con chiarezza di argomenti documentata da foto ha illustrato il contenuto del suo libro:”Gli ultimi custodi del tesoro templare”,seguito da un dibattito.
Dopo il convegno c’è stata una visita nei luoghi Templari di San Sepolcro ancora esistenti con la spiegazione dei simboli e dei molti segni che appaiono su colonne,sarcofagi all’interno delle Chiese di San Sepolcro da parte di Francesco Polverini.
Dopo un pranzo conviviale i Giovani Demolay hanno espresso i loro commenti sulla giornata arricchendo il loro bagaglio culturale e morale,inoltre tre giovani ragazzi sono stati Installati come Demolay con una cerimonia ricca di valori sacri al Demolay.
L’Ordine del Demolay è il più grande Ordine Cavalleresco Giovanile a livello mondiale che prende il nome dall’ultimo Gran Maestro Templare Jaques Demolay arso sul rogo il 18 marzo del 1314 per volere di Filippo il Bello Re di Francia .
Da molti decenni moltissimi ragazzi dai 12 ai 21 anni in tutto il mondo hanno formato il loro carattere crescendo nell’ordine e acquisendo una visione aperta sul mondo facendo propri i principi base a cui si spirano:
Amore Filiale,Rispetto per tutti gli esseri viventi,Cortesia,Amicizia,Lealtà ,Rettitudine ,Patriottismo.
Sono accompagnati nella loro crescita da Adulti ,chiamati Advisor,che ricevono da questi giovani un grande entusiasmo.
Questi giovani oltre a studiare da futuri Leader s interessano di volontariato e aiutano le persone che più hanno bisogno.
Un grazie va rivolto agli organizzatori di questa giornata all’insegna della Cultura,della Fratellanza e della Gioia,in particolare a Dante e Marco.
