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E’ un Natale che si preannuncia come sempre, dentro contraddizioni e cattiverie impensate. Ma noi vogliamo avere fede e alzare lo sguardo al vero Natale, migliore di ogni Natale commerciale.

 Siamo amati dal Signore: questa è la vera, grande notizia del Natale. Non è appena un po’ di buonismo che ci mettiamo addosso per l’occasione. Noi facciamo festa perché Dio Padre ci ha dimostrato tutt’intera la sua buona volontà di salvarci e ci ha dato senza condizioni e senza calcoli la sua grazia – il suo amore gratuito – con la nascita di suo Figlio in mezzo a noi. Saperci scelti, chiamati, benedetti… Dunque non siamo stati gettati sulla terra da un destino cieco e dispotico. No, siamo stati pensati, voluti, e perciò amati. Certo, tu, io, tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, tuo fratello, tua sorella, ogni uomo che viene al mondo è un essere debole e tragico, ma ha un valore infinito: vale quanto questo Bambino.

Ma c’è di più: il mistero del Natale oltrepassa ogni possibile immaginazione e ogni aspirazione più audace. Quel bambino, il Figlio di Dio, è tra noi per sempre, è ormai definitivamente nostro, e noi siamo suoi. E’ un mistero che dà le vertigini: la fede cristiana ci comunica l’appartenenza incrociata di Dio che si fa figlio dell’uomo e dell’uomo che diventa con il battesimo figlio di Dio. Ormai niente e nessuno può più separare ciò che Dio ha congiunto. E mai più saremo condannati a disperarci di essere di terra, se la terra è diventata la casa dell’Emmanuele, il Dio-con-noi.

E così ci è non solo consentito il sogno, ma ci viene effettivamente garantita la certezza più impensabile: che anche il dolore più atroce può diventare luogo dell’amore, e anche l’abisso della nostra miseria può accogliere la misericordia, e anche la disperazione più nera può tramutarsi nella speranza più viva e ardita.

† Domenico Sigalini

Vescovo della Diocesi di Palestrina

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