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I membri dell’Assemblea Costituente, i cosiddetti Padri della Costituzione, hanno scritto un documento, che risulta essere se non il migliore, ma tra i migliori al mondo. La Costituzione permette di gestire correttamente e al meglio lo Stato Italiano in tutti i suoi aspetti.

Ricordiamoci che l’Italia usciva malridotta dal secondo conflitto mondiale e da una dittatura. Il referendum del ’46 tra Repubblica e Monarchia le ha consentito i primi passi di una vita libera, serena e fruttuosa. Da allora è stato un crescendo di progresso e di benessere.

Dal ’48 in poi l’Italia e cresciuta parecchio e si è classificata tra le maggiori potenze industriali del mondo da paese prettamente agricolo qual’ era.

Tanti i partiti risorti, come il PPI, Il PCI, Il PSI, nati prima dell’avvento del Fascismo. Il PNF è stato il primo partito ad affermarsi nel dopo della Prima Guerra Mondiale. Dal ’22 e fino alla sua caduta ha governato l’Italia.

Come? Se ne discute ancora e chissà per quanto se ne discuterà ancora.

Comunque, il PPI, diventato DC, ha governato l’Italia nel secondo dopo guerra, coadiuvato da due e perfino da quattro partiti (il pentapartito), per poter raggiungere e nel superare la maggioranza assoluta e cioè il 50+1 %.

Tutto questo non è durato neppure un ventennio, perché già nel ’68 rivoluzioni e movimenti di varia natura si accendevano dovunque. E da allora le situazioni si sono ingarbugliate via via sempre di più. Nonostante la caduta del muro di Berlino nel 1989, la Perestroika di Gorbaciov, lo scioglimento dell’URSS e del Patto di Varsavia, come pure l’abbattimento della Cortina di Ferro si era nuovamente ad altre svolte, ad altri cambiamenti.

Gli stessi partiti storici da noi si sono limitati solo a mutare nome, rimanendo sostanzialmente gli stessi. La DC ha ripreso, anche se per poco, il nome dell’atto di nascita, PPI. Il PCI, dopo alterne vicende, ha assunto definitivamente il termine PD. La DC e il PCI, come simboli e dicitura, non sono totalmente scomparsi. Delle minoranze ancora se ne fregiano, ma non sono più partiti pilota dei tempi belli della politica italiana.

È nato un fantomatico Centro, che non dice praticamente nulla, né conta più di tanto. Il Centro, infatti, è abbinato tanto alle Destre quanto alle Sinistre. Un Centro indipendente da alternativa alla Sinistra o alla Destra praticamente non c’è.

Negli anni ’90 un nuovo partito, Forza Italia e il suo leader, Silvio Berlusconi hanno dato l’impressione di una decisiva svolta nella “Res publica“ italiana, ma il tentativo è subito pressoché fallito. È entrata in campo la Magistratura e il neo movimento non ha avuto il successo sperato.

La Magistratura già si era scatenata fin dal tempo di “Mani Pulite”.

I magnifici tre poteri dello Stato dove sono finiti? Non si vedono più ognuno al loro posto.

Potere Giudiziario, Potere Legislativo, Potere Esecutivo dove siete? Ognuno ha invaso il campo dell’altro.

Il popolo si è perso anche lui dietro improvvisati condottieri di miriadi partiti e partitini.

Cosa fa il Capo di una grande Istituzione quale era e quale è ancora la Repubblica Italiana? È lui che può rimettere in riga tutti e fare ritornare ognuno al suo posto.

Avanti march, Presidente! È ora. Più si aspetta e peggio è. La sorte di una grande Repubblica è nelle tue mani.

                       Pino Pompilio

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