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DI MARCO 1
Mi permetto di approfittare, PER L’ENNESIMA VOLTA, dello spazio giornalistico di Antonio Gamboni, per esprimere il mio personalissimo punto di vista di ALLENATRICE DI NAZIONALE (con le pezze) in un momento in cui viene fatta fuori LA NAZIONALE ITALIANA CALCIO (a pezzi)
Dal 2005 ho l’onore di allenare e coreografare LA NAZIONALE ITALIANA TAP DANCE (meglio conosciuta come tip tap) informo, informalmente, che in questi anni, a parte i più di 70 titoli italiani e 5 Europei, abbiamo portato a casa 16 ORI 3 ARGENTI E 2 BRONZI AL CAMPIONATO DEL MONDO DI TAP DANCE. Quante volte abbiamo cantato l’inno di Mameli con le più belle lacrime della vita che parlano di passione, dolori fisici, stress, paure e ORGOGLIO ITALIANO.
ORGOGLIO ITALIANO è questo l’unico carburante che muove allenatori come me, e di tanti altri sport, completamente abbandonati dal C.O.N.I, prosciugato, negli anni, dalle spese milionarie del calcio. Non è un pour parler, ma la realtà. L’invisibilità sportiva, giornalistica, economica e più dolorosa dell’acido lattico che pietrifica i muscoli, l’impossibilità di lavorare con gli strumenti necessari deprime più di un “non ti amo più”, il vedere tanti talenti abbandonare per cercare un lavoretto e sopravvivere squarta il cuore. Quanti sono gli atleti veri che lavorano o studiano il giorno e il pomeriggio corrono agli allenamenti con autobus, metro, motorino, passaggi? altro che macchinoni, soldi, puttane, litigate con la starletta di turno!
 MIO NONNO MI AVEVA FATTO AMARE IL CALCIO, ma quello pulito di PELE’, il ragazzino delle favelas dal gran talento, umile e rispettoso, quello della squadra del TORO ROSSO, schiantatosi sulla SUPERGA, con i suoi 11 calciatori che, il giorno dopo, sarebbero tornati al loro lavoro di tutti i giorni,quello delle discussioni al bar dello sport, quello degli striscioni geniali allo stadio, quello delle lacrime di gioia e di dolore. I villoni, massaggiatori, dichiarazioni irrispettose,  bisiness a tutti i costi, foto, pubblicità, discoteche, scoop scandalistici, orari speciali per gli allenamenti, calciopoli, capricci del talento di turno, dopping, calcio scommesse, violenza negli stadi e tifo assassino che cos’è? non è CALCIO NON E’ SPORT E’ CANCRO MORALE.
E’ un dolore pensare a quanti soldi vengano buttati per questo “sport” : spese per sudiciume e atti di vandalismo,( gli anziani, i disabili e le famiglie disagiate vi mandano a fanculo!), utilizzo delle forze dell’ordine per ultras rabbiosi con il loro pisello piccolo( i cittadini che aspettano le volanti sul luogo degli incidenti vi aspettano per l’evirazione) autobus e treni distrutti ( i lavoratori della mattina vorrebbero rifare la tappezzeria con la vostra pelle), è un dolore pensare che gli sprechi di una sola domenica in una città italiana basterebbero a fornire ai tanti atleti di sport minori  mezzi per allenamento, spazi, assistenza medica e scolastica. Basterebbero per fare di tutti i nostri talentuosi talenti dei CENTURIONI dello SPORT ITALIANO , anche dei piccoli calciatori, e dare a tutti noi la possibilità di urlare VIVA L’ITALIA.
Un pensiero va a Ciro, il giovane che ha perso la vita per ……già per quale motivo? Un ringraziamento va ad Antonio Gamboni che da anni ci segue e ci ha regalato articoloni sul suo giornale “la Notizia” che tutti noi della NAZIONALE ITALIANA TAP DANCE  conserviamo come reliquie sacre. Un pensiero va ai tanti talenti che ho avuto l’onore di allenare e che hanno dovuto abbandonare per mancanza di soldi, mi sento colpevole di non essere riuscita ad aiutarvi. Un pensiero va ai pochi, ma putridi, personaggi che hanno mandato in cancrena lo spirito sportivo, barattandolo per fama, egocentrismo e desiderio di apparire, ai ladri di idee e fantasie che hanno ridotto i propri figli a prostituire il loro cuore per arrivare ad ottenere un ingaggio, ai ragazzi/e educati a stillare cattiveria fetida negli ambienti sportivi per arrivare a eliminare con scorrettezza l’atleta concorrente della propria stessa squadra.
Correttezza, gratitudine, umiltà costano nulla, ma sono ormai più rare dei diamanti, solidarietà, patriottismo, passione sono nel DNA del popolo italiano e cazzo ne avremo da vendere a tutta la galassia se solo ci ricordassimo di usarlo nella nostra società.
Noi italiani abbiamo insegnato tutte le arti al mondo: danza, musica, pittura, scultura, scrittura,motori, architettura, strategie di guerra, moda, scienze…..ma non abbiamo insegnato ai nostri figli ad essere orgogliosi del nostro paese, a difenderlo ogni giorno, ad amare il tricolore, a urlare  viaggiando o stando sotto la doccia  VIVA L’ITALIA!
con affetto a tutti i lettori della Notizia
Graziella Di Marco (allenatrice di nazionale che paga per allenare).

Cara Graziella,

come vedi non ho voluto cambiare nulla, nemmeno una parola. Si vede che è stata scritta col cuore e con quella rabbia che c’è in te. Ed è forse per questo che ottieni risultati veramente “Mondiali”. Mai più Premio de La Notizia è stato consegnato in mani degne! Come avrai potuto constatare la sezione Sport, come tutti le news, cartacee e online, sono ricche di notizie. avrai però notato che è politica del portale dare la maggior parte dello spazio a quelli che, erroneamente, vengono definiti sport minori. Crediamo di essere nel giusto ed i risultati ci stanno dando ragione. 
Sempre a disposizione per i tuoi sfoghi e per fare da cassa di risonanza per i tuoi successi mondiali!
                                                                                              

Il direttore editoriale Antonio Gamboni

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